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TMW RADIO - A.Paganin: "Inter, le sfide decisive saranno con Napoli, Juve e Milan"
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Ospiti: Pino Capua "Sarri con la Lazio deve rifare il Chelsea e la Juve" -
Antonio Paganin "Questo mese che verrà ci dirà molto su Inzaghi" -
Maracanà con Marco Piccari
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Per parlare di Lazio-Inter a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto l'ex calciatore Antonio Paganin.
Se l'Inter batte la Lazio si lancia verso lo Scudetto in maniera prepotente?
"E' il secondo scontro diretto che affronta l'Inter, sappiamo come è andata con l'Atalanta. Incontrare squadre minori nelel prime partite ha alterato la visione per ora del livello dell'Inter. A livello europeo abbiamo visto cosa è successo. Gioca bene quando ci sono squadre di basso livello, con l'Atalanta invece ha faticato. La Lazio viene da un periodo altalenante, se vince sarebbe un passo importante ma quelle ancor di più importanti saranno più avanti. Vedremo quando affronterà Napoli, Juventus e Milan".
Crede più in Inzaghi o in Sarri?
"Ho grande stima per Sarri, ho sempre negli occhi quello che ha fatto a Napoli. Sarà difficile riproporre non tanto quel gioco ma quella filosofia. La sua difficoltà al Chelsea e alla Juventus è stata quella di vincolare i grandi giocatori al suo gioco. Alla Lazio però si potrà avvicinare a quel gioco. Inzaghi è più gestore, Conte ha lasciato un'eredità pesante ma i giocatori si sentono a loro agio ora con Inzaghi ,che sta facendo un eccellente lavoro. Ora si apre un mese molto delicato con gli scontri diretti e in Champions. Ora vedremo cosa succede".
Qual è l'allenatore che l'ha convinta di più ora?
"Spalletti, che ha ereditato il gruppo di Gattuso e non pensavo che facesse questo grande lavoro. Si vede già la sua impronta. Ricorda la Roma che giocava con Totti falso nueve".
Se l'Inter batte la Lazio si lancia verso lo Scudetto in maniera prepotente?
"E' il secondo scontro diretto che affronta l'Inter, sappiamo come è andata con l'Atalanta. Incontrare squadre minori nelel prime partite ha alterato la visione per ora del livello dell'Inter. A livello europeo abbiamo visto cosa è successo. Gioca bene quando ci sono squadre di basso livello, con l'Atalanta invece ha faticato. La Lazio viene da un periodo altalenante, se vince sarebbe un passo importante ma quelle ancor di più importanti saranno più avanti. Vedremo quando affronterà Napoli, Juventus e Milan".
Crede più in Inzaghi o in Sarri?
"Ho grande stima per Sarri, ho sempre negli occhi quello che ha fatto a Napoli. Sarà difficile riproporre non tanto quel gioco ma quella filosofia. La sua difficoltà al Chelsea e alla Juventus è stata quella di vincolare i grandi giocatori al suo gioco. Alla Lazio però si potrà avvicinare a quel gioco. Inzaghi è più gestore, Conte ha lasciato un'eredità pesante ma i giocatori si sentono a loro agio ora con Inzaghi ,che sta facendo un eccellente lavoro. Ora si apre un mese molto delicato con gli scontri diretti e in Champions. Ora vedremo cosa succede".
Qual è l'allenatore che l'ha convinta di più ora?
"Spalletti, che ha ereditato il gruppo di Gattuso e non pensavo che facesse questo grande lavoro. Si vede già la sua impronta. Ricorda la Roma che giocava con Totti falso nueve".
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