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"Scudetto Milan". "Da Champions". Da Adani a Sacchi, previsioni estive
Ipse Dixit. Ovvero le dichiarazioni che arrivano dagli archivi, perché scripta manent dove la memoria inganna. Le previsioni le sbaglia chi non le fa, è vero, ma giusto per dimostrare che nessuno è infallibile, ecco una collezione di pronostici e in taluni casi pure certezze su quella che sarebbe stata la stagione del Milan. Giusto ripercorrerle oggi, peraltro, nel giorno in cui il futuro di Gennaro Gattuso è sempre più segnato.
15 agosto: Daniele Adani a Tuttosport: "L'Inter l'anti Juventus questa stagione? "Non da sola, perché la Roma dei giovani mi piace, così come il Milan. Le variabili sono tante, però il mercato ha rafforzato queste squadre, mentre il Napoli mi pare rimasto un po’ indietro, qualcosa dovrebbe fare. La Lazio dipenderà molto dal rendimento delle sue tre stelle, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic: se fosse quello dell’anno scorso, allora la Lazio sarà ancora lassù".
17 agosto: Leonardo in conferenza stampa: "L'obiettivo è migliorare il sesto posto dell'anno scorso, c'è grande differenza se lo miglioreremo di uno o due posti. Io credo che la squadra possa farcela, l'ho percepito anche durante l'allenamento. C'è una coesione particolare tra di noi e con Rino".
17 agosto: Massimo Ambrosini a RMC Sport: "In questo momento la cosa migliore per il Milan è quella di non fare paragoni con il passato. È una squadra con una logica. Higuain negli ultimi anni ha spostato gli equilibri, Caldara è un grande difensore di prospettiva e Laxalt è stato uno dei migliori terzini dello scorso Mondiale. Ricordiamoci da dove riparte il Milan, che all'arrivo di Gattuso era in una situazione disastrosa. Ha l'obbligo di arrivare quanto meno tra le prime quattro, non può stare fuori dalla Champions".
22 agosto: Ricardo Kakà a La Gazzetta dello Sport: "L’ideale è immaginare di tornare subito in Champions League, il traguardo da un punto di vista razionale deve essere quello. La Juve ha tanta qualità, abitudine a vincere, organizzazione. Sulla carta è la squadra più forte del campionato, non ci sono discussioni, poi però possono succedere tante cose e pensare in grande è nel dna del club. Il calcio è un gioco imprevedibile. La Juventus è davanti a tutte, ma parlando del Milan penso ad esempio che la spinta dei tifosi che hanno ritrovato orgoglio possa essere un elemento determinante per scalare le gerarchie. L’obiettivo è ricostruire, però sarebbe bellissimo vincere subito".
23 agosto: Arrigo Sacchi a Il Corriere della Sera: "Le ripeto quello che ho risposto mezz’ora fa al mio vicino d’ombrellone, qui in spiaggia a Milano Marittima: il Milan è da scudetto. E' il vecchio cuore rossonero che parla? Niente affatto. Le spiego. La Juve non è favorita, è strafavorita. Ma allo stesso tempo sono convinto che se Gattuso, persona adorabile e professionista eccezionale, riesce a fare anche lui un salto di qualità, il Milan sarà la vera sorpresa del campionato. Può giocarsela addirittura per lo scudetto. La partita di sabato a Napoli in questo senso sarà estremamente significativa. Attenzione: non il risultato, la prestazione. Higuain è una garanzia. Ma soprattutto c’è un club. Maldini e Leonardo hanno storia, competenza, carisma. Era fondamentale, perché in cima a tutto c’è sempre il club. Il resto, la squadra, i giocatori, sono una conseguenza".
15 agosto: Daniele Adani a Tuttosport: "L'Inter l'anti Juventus questa stagione? "Non da sola, perché la Roma dei giovani mi piace, così come il Milan. Le variabili sono tante, però il mercato ha rafforzato queste squadre, mentre il Napoli mi pare rimasto un po’ indietro, qualcosa dovrebbe fare. La Lazio dipenderà molto dal rendimento delle sue tre stelle, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic: se fosse quello dell’anno scorso, allora la Lazio sarà ancora lassù".
17 agosto: Leonardo in conferenza stampa: "L'obiettivo è migliorare il sesto posto dell'anno scorso, c'è grande differenza se lo miglioreremo di uno o due posti. Io credo che la squadra possa farcela, l'ho percepito anche durante l'allenamento. C'è una coesione particolare tra di noi e con Rino".
17 agosto: Massimo Ambrosini a RMC Sport: "In questo momento la cosa migliore per il Milan è quella di non fare paragoni con il passato. È una squadra con una logica. Higuain negli ultimi anni ha spostato gli equilibri, Caldara è un grande difensore di prospettiva e Laxalt è stato uno dei migliori terzini dello scorso Mondiale. Ricordiamoci da dove riparte il Milan, che all'arrivo di Gattuso era in una situazione disastrosa. Ha l'obbligo di arrivare quanto meno tra le prime quattro, non può stare fuori dalla Champions".
22 agosto: Ricardo Kakà a La Gazzetta dello Sport: "L’ideale è immaginare di tornare subito in Champions League, il traguardo da un punto di vista razionale deve essere quello. La Juve ha tanta qualità, abitudine a vincere, organizzazione. Sulla carta è la squadra più forte del campionato, non ci sono discussioni, poi però possono succedere tante cose e pensare in grande è nel dna del club. Il calcio è un gioco imprevedibile. La Juventus è davanti a tutte, ma parlando del Milan penso ad esempio che la spinta dei tifosi che hanno ritrovato orgoglio possa essere un elemento determinante per scalare le gerarchie. L’obiettivo è ricostruire, però sarebbe bellissimo vincere subito".
23 agosto: Arrigo Sacchi a Il Corriere della Sera: "Le ripeto quello che ho risposto mezz’ora fa al mio vicino d’ombrellone, qui in spiaggia a Milano Marittima: il Milan è da scudetto. E' il vecchio cuore rossonero che parla? Niente affatto. Le spiego. La Juve non è favorita, è strafavorita. Ma allo stesso tempo sono convinto che se Gattuso, persona adorabile e professionista eccezionale, riesce a fare anche lui un salto di qualità, il Milan sarà la vera sorpresa del campionato. Può giocarsela addirittura per lo scudetto. La partita di sabato a Napoli in questo senso sarà estremamente significativa. Attenzione: non il risultato, la prestazione. Higuain è una garanzia. Ma soprattutto c’è un club. Maldini e Leonardo hanno storia, competenza, carisma. Era fondamentale, perché in cima a tutto c’è sempre il club. Il resto, la squadra, i giocatori, sono una conseguenza".
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