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tmw / milan / Editoriale
Sul carro dei cinesi: Gigio non scendere!TUTTO mercato WEB
venerdì 26 maggio 2017, 00:00Editoriale
di Luca Serafini
per Milannews.it

Sul carro dei cinesi: Gigio non scendere!

A sentire qualcuno, a leggerlo, a perdere anche poco tempo nel dargli attenzione, sembrerebbe quasi che in questi ultimi 5 anni chi abbia criticato, scorticato, attaccato la gestione scellerata di un Milan spinto in basso nello stile e nei contenuti, non meriti più credito. Per lo stesso motivo chi ha espresso dubbi, perplessità, inquietudine e perché no, paura sull'avvento dei nuovi proprietari d'Oriente non abbia titolo ora di analizzarne le prime operazioni. Correnti social, come quelle che fluttuano sotto ai tombini delle strade. 

Fassone e Mirabelli ci stanno positivamente impressionando. Al di là del tempestivo trittico dei primi acquisti Musacchio, Rodriguez e Kessie. Perché una strategia sembrano averla, un'idea di squadra paiono condividerla con l'allenatore, ma - soprattutto - hanno budget per fare mercato. Un bel budget. Sembrerebbe dunque che i cinesi vogliamo davvero che al raduno di luglio e poi a San Siro tornino migliaia di tifosi, parrebbe che davvero abbiano un progetto ambizioso tenuto evidentemente nascosto nei mesi ondivaghi di una trattativa incomprensibile. Stiamo pronti a convertire i condizionali, ma intanto usiamoli.

Il ritorno di Rino Gattuso nello staff ha senso. Un grande senso. Riporta in giardino una radice preziosa, in questi giorni non di ricordi sterili e struggenti, ma di ricordi sublimi che indicano la strada maestra, perché maggio per 25 anni è stato il mese del Milan: scudetti, finali, trionfi. E anche solenni sconfitte. Mai però qualcosa di così ibrido come i festeggiamenti per un sesto posto. 

Eppure questa è la dimensione ereditata dai cinesi e dal duo che proviene dall'altra sponda. Dunque perché condannare gli scettici? Anche ora che si vedono spiragli di luce, ma San Tommaso vuole comunque toccare le piaghe? Per amore, solo per amore.

Maldini non ha condiviso un progetto forse all'epoca ancora fumoso e senza risposta circa il suo ruolo, Gattuso l'ha avuta. In queste ore ne hanno una anche De Sciglio e soprattutto Domnarumma. Il primo è stato accolto ai suoi esordi con entusiasmo, fiducia, speranza: a lui stabilire con onestà e coscienza chi abbia disatteso le aspettative. Il secondo è il futuro e sebbene non cambiamo idea sul fatto che un giocatore di campo sia sempre più importante rispetto a uno di porta, la sua conferma costituirebbe un doppio messaggio sulle strategie della nuova proprietà e sulla condivisione da parte dei suoi protagonisti. 

E non arrabbiatevi con Raiola: fa il suo mestiere, lo fa molto bene. Lui è tifoso del conto corrente con cui vince lo scudetto ogni mattina, quando suona la sveglia sul suo comodino. Il Milan deve tornare a vincere i suoi sul campo e per farlo deve tornare forte e grande con i Raiola: questa è l'offerta, una buona grande offerta. Quella invece è la porta: di uscita. Fate voi.