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Milan-Spal: sghignazzi e pretese Paquetà: piccoli e grandi alibi. Suso: un gigante in 3 mosseTUTTO mercato WEB
sabato 2 novembre 2019, 00:00Editoriale
di Mauro Suma
per Milannews.it

Milan-Spal: sghignazzi e pretese Paquetà: piccoli e grandi alibi. Suso: un gigante in 3 mosse

Quali sono quelli veri? Quelli che passano l'intera vigilia di Milan-Spal a sghignazzarti in faccia che si tratta di uno scontro salvezza, di un'ultima spiaggia con vista sulla B...O quelli che un minuto dopo aver cianciato di Halloween, di streghe, di fantasmi e di lotta retrocessione, fanno gli schizzinosi perché Milan-Spal non è stata uno spettacolo fantasmagorico. In attesa di capire definitivamente se ci si è o se ci si fa (ci si fa, ci si fa...), piccolo inciso sulla celeberrima Milan-Spal. Il Milan ha giocato maluccio il primo tempo e benino il secondo, ha migliorato le marcature sulle palle inattive e ha concesso zero occasioni da gol alla Spal. Chi si aspettava qualcosa di più e qualcosa di diverso, viste le premesse che non Suma ma i Signori della corte avevano delineato, o è in malafede o è pretestuoso. Detto questo, il lavoro di Pioli c'è e si vede, ha senso e dà senso alle cose. Il Milan non ha ancora fatto nulla e contro la Spal è successo esattamente quello che doveva succedere, ma almeno capiamo cosa succede in campo durante le partite. È già qualcosa. A chi ciurla diciamo sbrigativamente che un gol buono, una traversa, un gol annullato, altre occasioni Milan e zero occasioni Spal vanno bene. Per iniziare a provare a ripartire, poi si vedrà. Se poi non basta una vittoria perché ci vuole la serie di vittorie, beh ragazzi giochiamone tre di fila cosi qualche anima agitata trova un minimo di pace.

Paquetà e Giampaolo. Le sue critiche ci stanno. Ma Giampaolo è a Giulianova, mentre Paquetà è a Milanello. Logico occuparsi quindi prima di lui. Ci aspettiamo di più da Paquetà. Buona partita la sua contro la Spal, ma bisogna fare gol. Paquetà deve pretendere di più da se stesso. Ha più qualità e le deve mettere in campo. Senza altri ritardi e senza altri indugi. Poi è vero, Giampaolo a Milanello è stato tutto computer e distintivo, ha curato poco l'azienda Milanello, è mancato in termini di chiarezza e di gestione della ricezione del suo messaggio da parte dei giocatori. Tutto vero. Ma un anno dopo il suo arrivo, è arrivato il momento che Paquetà sia davvero Paquetà. Non una ipotesi di Paquetà. L'idea che tutti noi abbiamo del giocatore è più alta, è meglio di quanto visto ad oggi sul campo. I compiti tattici di Gattuso erano il piccolo alibi della scorsa stagione, la ruvidità di Giampaolo l'alibi un po' più corposo di questa stagione. Bene, adesso Pioli gli sta dando campo e raggio d'azione. Adesso c'è solo da giocare. Tanto e bene. Da vero Paquetà e non da Paquetà vagheggiato e sognato.

Il gol era quasi scontato. Da quella zolla, Suso segna sempre. Ma i gol vanno e vengono, come i fischi e gli applausi. Un gol è un gol. Ma un Uomo è un Uomo. E Suso lo è stato 3 volte. Prima nell'entrare giusto e umile dopo la panchina. Poi nell'esultanza educata e senza teatrini. Poi nel post su Instagram: semplicemente gigantesco. Congratulazioni Jesus. Avanti Jesus.