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Gattuso rimpiange il 4-3-3 e Jack: Calhanoglu potrebbe essere la chiave della rivoluzione tattica ma serve una resurrezioneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 19 dicembre 2018, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Gattuso rimpiange il 4-3-3 e Jack: Calhanoglu potrebbe essere la chiave della rivoluzione tattica ma serve una resurrezione

A dodici mesi di distanza, da dicembre a dicembre, il Milan si sta ripetendo in alcune delle sue peggiori versioni. Lo scorso anno la formazione di Gattuso, ereditata da poche settimane da Montella, cadde rovinosamente a Verona (3-0), per poi venire sconfitto in casa contro l'Atalanta. Da lì la rinascita, a partire dal derby di Coppa Italia. La squadra attuale ha problemi diversi rispetto a quella di fine 2017, eppure la situazione è comunque preoccupante: ad intimorire non è soltanto l'assenza di risultati, ma la grave inconsistenza offensiva, quasi inspiegabile considerando la qualità degli interpreti.

IL RIMPIANTO DI RINO - Nel postpartita del Dall'Ara, Rino Gattuso ha posto l'attenzione sul sistema di gioco, sottolineando come col 4-3-3 i rossoneri occupassero meglio l'area di rigore: "Abbiamo giocato con il 4-4-1-1. Riempivamo meglio l'area con il 4-3-3. Bonaventura si inseriva bene. In questo momento, con il 4-4-2, per gli avversari è più facile la lettura". Considerazioni condivisibili quelle del tecnico rossonero, sebbene legate a doppio filo ad un giocatore (o meglio due) che non sono a disposizione e non lo saranno per tanto tempo. Perché replicare quel 4-3-3 senza Bonaventura e Biglia è alquanto improbabile, almeno con l'attuale materiale tecnico a disposizione.

CHIAVE TATTICA E RESURREZIONE - L'unico giocatore che attualmente potrebbe elevare il tasso qualitativo in mezzo al campo, offrendo la possibilità di una rivoluzione tattica, è Hakan Calhanoglu, sul quale, mesi fa, addirittura si parlava di un possibile adattamento in regia. Il guaio, grosso, è che il turco sembra la controfigura di sé stesso: dov'è finito il giocatore che aveva contribuito in maniera massiccia alla plasmazione del miglior Milan di Gattuso? Probabile che questa profonda crisi abbia radici psicologiche e dunque potrebbe essere superata da un momento all'altro, ma un club che lotta per la Champions League non può permettersi di aspettare un giocatore per mesi e mesi. A gennaio arriverà (o meglio tornerà) Paquetà, il quale potrebbe cambiare le carte in tavola del settore offensivo milanista, ma caricare di troppe aspettative il verdeoro sarebbe alquanto pericoloso. Se il Milan vuole arrivare al quarto posto non può prescindere troppo a lungo dal miglior Calhanoglu. Quindi che si provi a cambiare o modificare qualcosa, provando a rilanciare un giocatore che ha già dimostrato di poter far la differenza in Serie A.