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Casini: "Striscione di Dumfries su Theo non è razzismo, ma solo scarso buon gusto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 29 aprile 2024, 11:40News
di Enrico Ferrazzi
per Milannews.it

Casini: "Striscione di Dumfries su Theo non è razzismo, ma solo scarso buon gusto"

Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato a Radio Anch'io lo Sport su Radio Rai 1: "La riforma dei campionati è sempre sul tavolo. Da circa vent'anni la Serie A ha sempre lo stesso numero di partite. Adesso sono aumentate le partite di Supercoppa, ma parliamo di una-due gare. Quelle che sono aumentate in maniera esponenziale sono le competizioni internazionali, sia di club sia di nazionale. Chiediamo alla Fifa una maggiore consultazione nella definizione dei calendari".

La Supercoppa può tornare a gara unica a inizio stagione?
"È una decisione che hanno preso le squadre a larghissima maggioranza. Quello a 4 è un format che la Spagna ha introdotto e che l'Italia ha seguito. Il problema del calendario è che quando la Serie A va a compilarlo, ci sono dei binari già scritti dalle finestre internazionali Fifa e Uefa".

La tensione tra Uefa e Fifa?
"Questa tensione ha raggiunto un punto di non ritorno legato al numero delle partite. C'è un tema di giocatori che non hanno mai un momento di riposo. E poi c'è un tema economico: nel momento in cui c'è un giocatore che gioca vince un terzo delle partite con le nazionali ma è contrattualizzato da un club, ecco che diventa un argomento che non va sottovalutato".

Rapporti turbolenti tra FIGC e Lega, qual è la maggiore distanza tra voi e la Federazione?
"La maggiore distanza è che nel piano strategico della Federazione mancano alcuni temi che per la Serie A sono molto importanti per riformare davvero il calcio italiano: una maggiore autonomia della Lega Serie A sul modello inglese, una maggiore autonomia e indipendenza del sistema arbitrale, una giustizia sportiva ancora più efficiente e indipendente e l'istituzione di organismi di controllo finanziario realmente indipendenti".

Quando Gravina parla di 'Lotitismo', cosa pensa?
"Credo sia una personalizzazione che non serve al calcio italiano".

Un pensiero sul tema del razzismo?
"La Serie A è da sempre impegnata contro la piaga del razzismo. Ancora c'è, ma c'è meno anche grazie a molte iniziative di squadre e calciatori. Non ci stancheremo mai di dire che bisogna partire dalla scuola, è lì che inizia il percorso formativo".

Troppi stranieri in Serie A?
"Sugli extracomunitari bisogna sfatare un mito: attualmente la Serie A è la lega col numero più basso di nuovi arrivi. Un altro tema è rappresentato dagli effetti della sentenza Bosman. L'impatto è stato devastante rispetto a quello che poteva essere l'investimento sui vivai. Per fortuna la Serie A ha lavorato moltissimo sui campionati Primavera, per favorire una presenza massiccia o minima di giocatori convocabili italiani".

L'abolizione del Decreto Crescita è un'occasione per rilanciare i vivai?
"I dati non mostrano questo, il Decreto Crescita ha consentito alle squadre italiane di essere competitive sul mercato. Le due cose non sono in sovrapposizione".

Atalanta-Fiorentina, quando si recupera?
"Per la Lega Serie A rinviare una partita è la scelta estrema, proprio per la consapevolezza della difficoltà a ricalendarizzare. Nel caso di Atalanta-Fiorentina, quello che emerse in quel momento è che le condizioni del compianto Joe Barone erano tali che c'era il rischio che potesse morire durante il corso della partita, con i giocatori che avevano visto Joe Barone essere vittima di un infarto in albergo. Lo slot unico è il 22 maggio, se invece vanno avanti sia Atalanta che Fiorentina bisognerà ragionare sul 31 maggio o sul 2 giugno. La Lega sta ragionando su ipotesi che possano salvaguardare la contemporaneità delle partite rilevanti per la qualificazione alle competizioni europee. Se la Fiorentina va in finale di Conference, il 2 giugno sarebbe la prosecuzione del campionato".

Lo striscione di Dumfries su Theo Hernandez?
"Non credo si tratti di razzismo, ma di scarso buon gusto. Sembra che i freni siano andati via. Non si rendono conto di come un gesto di questo tipo produce danno sulle giovani generazioni".

Il recupero di Udinese-Roma?
"Non c'era altra opzione rispetto al 25 aprile. Il nostro regolamento dice che quando c'è una partita interrotta, i minuti restanti vanno giocati o il giorno dopo o entro i 15 giorni successivi. Aggiungo che è stato fatto scegliere alla Roma l'orario di Udinese-Roma e le è stato fatto scegliere anche se giocare sabato o domenica Napoli-Roma".

Altre squadre in Under 23?
"Ci sono squadre pronte, come Sassuolo e Fiorentina. Purtroppo ci sono dei paletti che non facilitano, come una tassa d'ingresso molto alta da un milione e 200mila euro".

La questione dei debiti di molte società?
"Abbiamo visto accolta la richiesta di applicare i criteri Uefa per le licenze anche in Italia, che prevedono un contenimento del debito. Se questo debito è eccessivo e c'è la possibilità di ripagarlo con dei prestiti a lungo tempo, il tema andrà affrontato. Applicare i criteri Uefa è già un miglioramento. Comunque esiste l'indice di indebitamento che se non viene rispettato poi ricade sulla possibilità di fare mercato".

Il format Coppa Italia?
"Il format è stato rivisto due anni fa. Renderlo più equilibrato vorrebbe voler dire più partite, ma non so se ce lo possiamo permettere".