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Milan, dal club no alle cessioni dei migliori. E c’è un piano per le perdite
In dieci giorni il Milan ha dovuto affrontare prima l’esonero di Giampaolo, una sconfitta sul piano tecnico (come ammesso dai dirigenti), e poi fronteggiare anche mediaticamente l’uscita del dato inquietante di 146 milioni di euro di perdite. Un dato che ha fatto scalpore, perché le previsioni indicavano una cifra in rosso attorno ai 90 milioni, invece si parla di quasi 60 milioni in più. Il fondo americano però non sembra essere preoccupato, ed è questo il messaggio che intende lanciare in queste ore di allarmismo generale. Elliott sta coprendo le perdite e il club è in totale sicurezza da questo punto di vista. Inoltre c’è stato un miglioramento nel bilancio del patrimonio netto, che è aumentato di ben 119 milioni da - 36mln di fine giugno 2018, a +83 di fine giugno 2019.
La perdita dell'esercizio 18/19 era largamente attesa, ma è destinata a ridursi già nell'anno in corso e di nuovo in quelli successivi, man mano che il club andrà verso una situazione di conformità ai parametri del FFP, ma ovviamente serviranno mesi e forse anni prima di un risanamento totale, e in questo i tifosi dovranno avere ancora molta pazienza nell’aspettare.
Il futuro non è roseo, nel senso che il Milan non potrà spendere cifre folli per migliorare la rosa, dovrà investire in modo oculato e bilanciarle con le cessioni, creando soprattutto plusvalenze. Dal club filtra però il messaggio che a gennaio non ci saranno addii dolorosi, e che l’ossatura verrà mantenuta almeno fino al termine dell’anno quando poi si farà un nuovo bilancio della stagione calcistica. Non avrebbe senso smantellare un progetto a metà anno, con ancora tutto in ballo (qualificazione all’Europa compresa). Così a gennaio sono previsti movimenti di mercato in entrata e in uscita, senza però svendere i migliori della rosa.
La perdita dell'esercizio 18/19 era largamente attesa, ma è destinata a ridursi già nell'anno in corso e di nuovo in quelli successivi, man mano che il club andrà verso una situazione di conformità ai parametri del FFP, ma ovviamente serviranno mesi e forse anni prima di un risanamento totale, e in questo i tifosi dovranno avere ancora molta pazienza nell’aspettare.
Il futuro non è roseo, nel senso che il Milan non potrà spendere cifre folli per migliorare la rosa, dovrà investire in modo oculato e bilanciarle con le cessioni, creando soprattutto plusvalenze. Dal club filtra però il messaggio che a gennaio non ci saranno addii dolorosi, e che l’ossatura verrà mantenuta almeno fino al termine dell’anno quando poi si farà un nuovo bilancio della stagione calcistica. Non avrebbe senso smantellare un progetto a metà anno, con ancora tutto in ballo (qualificazione all’Europa compresa). Così a gennaio sono previsti movimenti di mercato in entrata e in uscita, senza però svendere i migliori della rosa.
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