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Milan, ultima chiamata Champions. E possibilità di vendetta dell'ultimo 5-0
Il Milan ritorna là dove ha subito la sconfitta più pesante degli ultimi tempi. Al Gewiss Stadium l'ultimo Atalanta-Milan è finito in una debacle storica per i rossoneri, visto che il 5-0 finale sembrava affossare la squadra di Pioli, ancor più di quanto fatto da Giampaolo nelle settimane successive. Da lì in poi è scattato qualcosa nelle idee dei giocatori rossoneri, tanto che nel post Covid sono stati i migliori, arrivando in Europa League lo scorso anno, rischiando il match point contro il Cagliari settimana scorsa, sprecato.
Il Milan sta facendo molto meglio fuori casa che a San Siro, come se il fantasma dello stadio di casa si fosse risvegliato, dando più di qualche problema. Di fronte c'è un'Atalanta che probabilmente farà turnover, ma che non vorrà perdere in nessun caso, visto che il secondo posto vale parecchi milioni in più del quarto, senza contare che Gasperini, secondo, non è mai arrivato. E nemmeno l'Atalanta. Però è una sfida troppo importante, è uno snodo centrale della vita del Milan con Elliott: vincere vorrebbe dire tornare nel più importante trofeo continentale, altrimenti sarebbe la stessa identica situazione di quanto visto con Gattuso anni fa.
Pioli quindi non può dire che non cambierà la sua idea della stagione, qualora dovesse arrivare una sconfitta. Perché è evidente che per una volta il risultato è assoluto padrone delle valutazioni, pur sapendo che il Milan è tornato a essere competitivo dopo qualche (troppi) anni di buio.
Il Milan sta facendo molto meglio fuori casa che a San Siro, come se il fantasma dello stadio di casa si fosse risvegliato, dando più di qualche problema. Di fronte c'è un'Atalanta che probabilmente farà turnover, ma che non vorrà perdere in nessun caso, visto che il secondo posto vale parecchi milioni in più del quarto, senza contare che Gasperini, secondo, non è mai arrivato. E nemmeno l'Atalanta. Però è una sfida troppo importante, è uno snodo centrale della vita del Milan con Elliott: vincere vorrebbe dire tornare nel più importante trofeo continentale, altrimenti sarebbe la stessa identica situazione di quanto visto con Gattuso anni fa.
Pioli quindi non può dire che non cambierà la sua idea della stagione, qualora dovesse arrivare una sconfitta. Perché è evidente che per una volta il risultato è assoluto padrone delle valutazioni, pur sapendo che il Milan è tornato a essere competitivo dopo qualche (troppi) anni di buio.
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