Leonardo: "L'addio al Milan? In quel momento ero incompatibile con Berlusconi"
Dopo ci vuole, da ogni persona di un sistema di gestione, la comprensione. Lì sono stato abbastanza testardo per rispettare una linea, ma pensavo fosse quella. Non voglio fare il bravo ragazzo, ma per me era la cosa migliore. Io sono sempre stato in questo modo, nelle mie cose. Poi il fatto di girare tanti paesi, è come iniziare e non finire. Sono stato poco tempo nei posti, io qua creo un qualcosa di profondo, sono legato al rapporto umano, ma c'era qualcosa che mi portava via. Quando sei due anni e vai via, la gente non ti ha conosciuto. In Italia c'è tutto. Ho l'onore di avere partecipato al Milan di Berlusconi, poi è impossibile scollegarlo da Galliani. Lui può fare allenatore, team manager, direttore sportivo, direttore dei diritti tv, presidente, vicepresidente, ha una visione completa della struttura. Questa è una cosa rara, oggi mi ritrovo che devo decidere una cosa, o fare una cosa, io ero dentro ogni momento in cui si decideva, con lui. Lo ammiro tanto, per me è stata l'Università di gestione”.
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