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Leonardo: "L'addio al Milan? In quel momento ero incompatibile con Berlusconi"TUTTO mercato WEB
sabato 9 ottobre 2021, 20:15Serie A
di Alessandra Stefanelli

Leonardo: "L'addio al Milan? In quel momento ero incompatibile con Berlusconi"

Intervenuto sul palco del Festival dello Sport a Trento, il ds del PSG Leonardo racconta così il suo addio al Milan: “Può essere un rapporto fra presidente e allenatore, oppure con un dirigente. Io per tredici anni sono stato nel cuore del Milan, non è che sono arrivato da un'altra parte. Ero visto come allenatore della società, non è che cambi il tuo passato, rapportandoti con gli stessi giocatori. Penso ero incompatibile con Berlusconi in quel momento. Non è stato un momento facile per lui, anzi, era molto complicato. So quanto è pesante la vita di un primo ministro, cavaliere, presidente del Milan, imprenditore. C'erano tante cose. A distanza di anni capisco anche di più. Non è facile. È talmente enorme che è diventata talmente grande che è normale ci siano tanti sentimenti. Noi abbiamo litigato. Diedi del narciso a Berlusconi? Beh, forse lo siamo tutti. Noi vogliamo la vita come la pensiamo noi.

Dopo ci vuole, da ogni persona di un sistema di gestione, la comprensione. Lì sono stato abbastanza testardo per rispettare una linea, ma pensavo fosse quella. Non voglio fare il bravo ragazzo, ma per me era la cosa migliore. Io sono sempre stato in questo modo, nelle mie cose. Poi il fatto di girare tanti paesi, è come iniziare e non finire. Sono stato poco tempo nei posti, io qua creo un qualcosa di profondo, sono legato al rapporto umano, ma c'era qualcosa che mi portava via. Quando sei due anni e vai via, la gente non ti ha conosciuto. In Italia c'è tutto. Ho l'onore di avere partecipato al Milan di Berlusconi, poi è impossibile scollegarlo da Galliani. Lui può fare allenatore, team manager, direttore sportivo, direttore dei diritti tv, presidente, vicepresidente, ha una visione completa della struttura. Questa è una cosa rara, oggi mi ritrovo che devo decidere una cosa, o fare una cosa, io ero dentro ogni momento in cui si decideva, con lui. Lo ammiro tanto, per me è stata l'Università di gestione”.

Qui l’intervento completo.