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Il ballo del debuttante Krunic: dalla possibile cessione all’esordio in Champions da diez
Un’estate con le valigie in mano, titolare nella gara più importante della stagione. In poche righe, la storia recente di Rade Krunic. Il centrocampista bosniaco, all’esordio assoluto in Champions League, è il trequartista scelto da Stefano Pioli per sopperire all’assenza di Brahim Diaz, e pure a quella di Junior Messias che nelle idee della società avrebbe dovuto ricoprire quel ruolo. Niente di tutto ciò, almeno finora, così contro il Porto, in una gara che non è ancora decisiva in senso stretto ma lo sarà per il futuro in Europa, il Milan si affida a chi la maglia rossonera se l’è tenuta stretta, e nelle ultime settimane a dirla tutta ha dato anche segnali confortanti sul suo ruolo nella rosa a disposizione di Pioli. Non era scontato: non è un mistero che, nell’ultima sessione, Krunic sia stato spesso accostato a una possibile cessione, corteggiato altrove ma mai in maniera abbastanza convincente per Maldini e Massara. Così, se da un lato parlare di esubero sarebbe eccessivo, perché ha deciso il Milan che Krunic rimanesse rossonero, non era però affatto scontato che trovasse un posto al sole. Lo farà, da diez perché, pur con un’applicazione diversa al ruolo, è quello il posto che gli ha affidato Pioli in una gara chiave. Mica male, come ballo di un debuttante da Champions.
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