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Monza, D'Alessandro: "Rammaricati per il pari di Crotone. Pronti a rifarci nel derby col Como"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 9 novembre 2021, 15:04Serie B
di Luca Bargellini

Monza, D'Alessandro: "Rammaricati per il pari di Crotone. Pronti a rifarci nel derby col Como"

Marco D'Alessandro, esterno offensivo del Monza, ha rilasciato alcune dichiarazioni a BinarioSport: "C'è rammarico per com'è andata la gara contro il Crotone e le occasioni creato dovevamo chiuderla prima. Purtroppo a volte succede di prendere un gol all'ultimo. I due punti persi ci avrebbero permesso di essere una posizione diversa di classifica. Proveremo a recuperarli contro il Como dopo la sosta. Qualche punto in più dovevamo averlo a questo punto della stagione, magari due o tre, ma che comunque ci avrebbero portato nei piani alti e con una prospettiva diversa. Adesso invece ci sarà ancora da lottare. Il salto di qualità? Per tanti motivi ancora non siamo riusciti a farlo. La squadra ha un potenziale enorme e la striscia positiva attuale deve darci la spinta giusta per continuare a fare punti. I tifosi? Sentiamo che c'è fiducia nei nostri confronti e l'aria è positiva nonostante non riusciamo sempre ad esprimerci al meglio. Sono cose che a noi calciatori fanno piacere perché ti spingono a far meglio".

Il derby contro il Como? "Ho sentito della rivalità che c'è. Sono gare belle da vivere e speriamo che possa essere il momento della svolta. Il Como è una squadra in salute, neo promossa con grande entusiasmo e l'aspetto psicologico è fondamentale in un campionato come questo. Servirà attenzione e tanta cattiveria".

La Serie B? "Ogni volta che ho giocato in questo campionato mi sono reso conto che non c'è mai niente di scontato. Quando ero a Verona c'era un campionato spaccato e qualche certezze in più c'erano, ma nelle stagioni successive anche affrontare l'ultima non ti da certezze anche se giochi bene. Lo abbiamo visto noi contro Vicenza ad esempio".

Le tante maglie indossate in carriera? "Mi sono trovato bene in molte società in cui ho militato e sarei anche rimasto. Ad esempio Cesena. Poi il mio cartellino era della Roma e ho dovuto cambiare maglia. Sono andato a Bergamo, una piazza importante in A che oggi è esplosa mentre quando c'ero io lottava per la salvezza tranquilla".


Il passaggio da Brocchi a Stroppa? "Non è mai semplice descrivere le diversità fra un allenatore e l'altro. Sicuramente con Stroppa c'è più dialogo, voglia di capire le sensazioni in campo dei giocatori con l'obiettivo di farci capire cosa vuole da noi, le sue idee".

Il soprannome 'sceriffo'? "Quando ero alla SPAL avevamo il canestro e spesso giocavamo a basket. Lì c'erano il magazziniere e il preparatore atletico che erano molto bravi. Io invece non lo ero e da quando mi è capitato di vincere qualche partita hanno iniziato a dire 'C'è un nuovo sceriffo in città'. Ecco da dov'è nato".

Il giocatore più forte con cui ho giocato? "Escludendo la Roma dove ho fatto sei mesi con Spalletti e sarebbe facile citare Totti. Scelgo il Papu Gomez e Ilicic, due giocatori da top club assoluti".

Il compagno di squadra con cui ho legato di più? "Dico Federico Di Francesco che oggi è ad Empoli, così come Zappacosta, Baselli, Conti, Tabanelli, Gagliardini e Belotti. Giochiamo insieme a Call of Duty e ci sentiamo sempre. Nel Monza invece ho ottimi rapporti con tutti, magari scelgo Colpani perché eravamo vicini nello spogliatoio e non lo conoscevo".