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Napoli, la parabola di Leandrinho: da grande promessa ad esubero
E' di queste ore la notizia della cessione definitiva di Leandrinho (21) al Red Bull Bragantino. Una partenza che a livello tecnico non cambia nulla in casa Napoli, ma risulta invece utilissima per liberare uno slot da extracomunitario.
Eppure i presupposti della carriera del giovane attaccante brasiliano erano ben diversi. Leandrinho è stato infatti la stella assoluta del Brasile ai Mondiali Under 17 del 2015, con cinque presenze, due goal ed un assist corredati da grandi giocate e l'attenzione di molti talent scout. In particolar modo quelli sempre attenti dell'Udinese, pronti a fiondarsi sull'ennesimo prodotto dell'inesauribile scuola verde-oro.
Ma la crescita di Leandrinho non è avvenuta alla velocità che i suoi ammiratori auspicavano. Qualche spezzone nel Ponte Preta, nessun sussulto e infine la chiamata del Napoli che, a prezzi di saldo, lo acquista nell'inverno del 2017, quando l'eco delle sue gesta passate iniziava a mostrarsi già abbastanza sbiadita.
Nella Primavera azzurra ottiene la media di un goal ogni tre partite, e qualche panchina in prima squadra per fare numero. Da essere un giocatore che fatica a incidere, a tornare in patria con l'immancabile formula del prestito, il passo è breve. Atletico Mineiro e Red Bull Bragantino sono le due opzioni scelte dal Napoli per provare a rivitalizzare il percorso di Leandrinho.
Missione a quanto pare fallita, ed oggi i partenopei si privano di lui senza alcun rimpianto e con l'unico obiettivo di poter ingaggiare un altro extracomunitario al suo posto. Da giovane promessa a diventare uno dei tanti. Sta ora a Leandro Henrique do Nascimento tornare ad essere il Leandrinho che deliziava il pubblico nelle competizioni giovanili, e dimostrare che non si trattava unicamente di un fuoco di paglia.
Eppure i presupposti della carriera del giovane attaccante brasiliano erano ben diversi. Leandrinho è stato infatti la stella assoluta del Brasile ai Mondiali Under 17 del 2015, con cinque presenze, due goal ed un assist corredati da grandi giocate e l'attenzione di molti talent scout. In particolar modo quelli sempre attenti dell'Udinese, pronti a fiondarsi sull'ennesimo prodotto dell'inesauribile scuola verde-oro.
Ma la crescita di Leandrinho non è avvenuta alla velocità che i suoi ammiratori auspicavano. Qualche spezzone nel Ponte Preta, nessun sussulto e infine la chiamata del Napoli che, a prezzi di saldo, lo acquista nell'inverno del 2017, quando l'eco delle sue gesta passate iniziava a mostrarsi già abbastanza sbiadita.
Nella Primavera azzurra ottiene la media di un goal ogni tre partite, e qualche panchina in prima squadra per fare numero. Da essere un giocatore che fatica a incidere, a tornare in patria con l'immancabile formula del prestito, il passo è breve. Atletico Mineiro e Red Bull Bragantino sono le due opzioni scelte dal Napoli per provare a rivitalizzare il percorso di Leandrinho.
Missione a quanto pare fallita, ed oggi i partenopei si privano di lui senza alcun rimpianto e con l'unico obiettivo di poter ingaggiare un altro extracomunitario al suo posto. Da giovane promessa a diventare uno dei tanti. Sta ora a Leandro Henrique do Nascimento tornare ad essere il Leandrinho che deliziava il pubblico nelle competizioni giovanili, e dimostrare che non si trattava unicamente di un fuoco di paglia.
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