Lazio, a Torino caduta pienamente nella trappola di Allegri. Decisivo l'ingresso di Casale

All’indomani della sfida di andata di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, Il Messaggero analizza la sconfitta per 2-0 dei biancocelesti all’Allianz Stadium. La squadra di Tudor è caduta pienamente nella trappola di Allegri, dominando la partita dal punto di vista del possesso (58%) ma mai in modo veramente pericoloso, facendo emergere i soliti problemi offensivi visti con Sarri - si legge -.

Con due formazioni rimaneggiate rispetto al loro precedente scontro di pochi giorni fa, la svolta arriva già dopo 10 minuti, con Gatti che entra duro sulla caviglia di Zaccagni. Uscita forzata dal campo e derby di Roma previsto sabato che appare pura utopia. Pochi minuti dopo la Juventus avrebbe un calcio di rigore a favore, revocato poi per fuorigioco di Cambiaso. Un segnale che cambia l’inerzia del match, dato che da quel momento è la Lazio a prendere i mano le redini del gioco, senza però riuscire ad essere veramente pericolosa. L’unica azione degna di nota è una traversa colpita con un pallonetto da Luis Alberto sul finale della prima frazione.

Nella ripresa è decisivo l’ingresso di Casale per Patric, con il centrale ex Verona che pochi minuti dopo lascia libero un corridoio per Chiesa che firma l’1-0. A quel punto la Juventus toglie profondità agli avversari e cerca il raddoppio in contropiede che arriva al 64’ con l’uscita a vuoto di Romagnoli sul filtrante di McKennie per Vlahovic che salta Casale e infila Mandas. Tudor tenta di portare via da Torino almeno una rete inserendo Kamada e Castellanos ma i cambi sono troppo tardivi e non sortiscono l’effetto sperato.