Sconcerti sul Corriere della Sera: "Il problema dell’Inter è che spesso non sa riconoscersi"
Il direttore Mario Sconcerti, all'interno del Corriere della Sera, ha analizzato l'Inter e i suoi pregi e difetti. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Sapesse sempre riconoscersi, l’Inter sarebbe già una squadra di dimensione europee. Ha facilità nel fermarsi e nel ripartire, è forse l’unica italiana che può decidere da sola il proprio destino perché sa giocare di fretta e ha chi conclude. [...] Decide Lautaro che, come tutti i grandi attaccanti, rende facili i gol complessi. Come quello del 3-2, il suo secondo, con un colpo al volo su palla inaspettata dopo un rinvio secco e sbilenco, il massimo dell’intrattabile. Lautaro mette in porta senza controllo, come una mano in tasca. Un colpo da fuoriclasse.
Lautaro è un uomo da 30 gol che non conosce ancora se stesso. Ha il miglior tiro breve che io conosca oggi in Europa. [...] Che ci siano ora due giorni d’intervallo tra Inter e Milan è un bisticcio importante dietro cui sembra nascondersi un grosso dilettantismo delle nuove televisioni. Messe accanto le partite di Inter e Milan sarebbero state un grande evento. Così sono due perle raminghe. L’Inter comunque c’è ancora alla grande.