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Tanto cuore ma pochi gol. Undicesima vittoria di misura: nessuno come la Lazio in campionatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 12 aprile 2021, 09:15Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Tanto cuore ma pochi gol. Undicesima vittoria di misura: nessuno come la Lazio in campionato

I tre punti al fotofinish conquistati in casa del Verona permettono alla Lazio - orfana di Inzaghi, Lazzari, Correa e Luiz Felipe - di rimanere sull'ultimo posto del treno Champions. Quella di ieri è stata la quarta vittoria consecutiva dei biancocelesti in campionato, tutte ottenute di misura: Crotone (3-2), Udinese (1-0), Spezia (2-1) e appunto Hellas (1-0). In totale sono undici i successi arrivati con un solo gol di scarto: è un record in questo campionato. Ora, il dato si può leggere in due modi.

Perché è evidente che la squadra di Inzaghi, che domani riabbraccerà la moglie Gaia dopo che sabato era stata ricoverata per Covid, abbia perso lucidità, fluidità e capacità di segnare: tra le prime sette in classifica, ha il peggior attacco (46). Correa è solo a quota 3 reti, mentre Immobile con la Lazio non segna da 8 partite in campionato (9 compresa la Champions): è la peggiore striscia negativa da quando veste l'aquila sul petto. Sull'altra faccia della medaglia c'è però l'idea di una squadra che, nonostante difficoltà e limiti, non si arrende mai. E non è un caso che tre degli ultimi 4 successi siano arrivati nel finale e che la Lazio, in questa Serie A, abbia segnato ben 4 gol dopo il 90'. «Contro il Verona abbiamo ottenuto il nostro classico successo: nel finale, con il cuore e con la voglia di sacrificarsi, questo è importante», ha spiegato il vice di Inzaghi Massimiliano Farris, che non ha mai perso nelle 9 volte in cui è stato in panchina con la Lazio: 6 successi e 3 pareggi (solo due volte ha guidato la squadra dall'inizio, a Torino a giugno, 2-1, e ieri a Verona, 1-0).


Al gol di Milinkovic ieri hanno festeggiato tutti, con la panchina esplosa al fischio finale. Perché il colpo di testa del serbo pesa moltissimo nell'economia del campionato: battendo domenica il Benevento in casa, la Lazio si giocherà tutte le possibilità di entrare in Champions nei due scontri diretti in quattro giorni con Napoli (in trasferta, 22 aprile) e Milan (all'Olimpico, 26 aprile). Il campionato è lungo e il quarto posto è ancora distante, ma lo spirito con cui la Lazio gioca è quello giusto. Fa ben sperare ma non basterà, se l'attacco (in particolare Immobile e Correa) non tornerà a segnare come prima.