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Spalletti: "Totti meriterebbe di fare il vice-presidente. Il mio futuro? Devo parlare con la società. Ne è valsa la pena tornare a Roma"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 29 maggio 2017, 08:50Interviste
di Simone Ducci
per Vocegiallorossa.it

Spalletti: "Totti meriterebbe di fare il vice-presidente. Il mio futuro? Devo parlare con la società. Ne è valsa la pena tornare a Roma"

Spalletti a Sky Sport

"L'addio di Totti? Mi rimarrà questa grande festa per questo grande calciatore. L'emozione è stata calda e palpabile. La ciliegina è stata quella di essere di nuovo in Champions. La partita? Quando si arriva a queste partite qui, nonostante fossimo stati allertati, si fa uso di quelle che sono le cose che non sono andate bene. Abbiamo trovato un Genoa in salute e libero mentalmente. Ha cambiato molti giocatori e i loro giovani volevano dimostrare di essere competitivi. Il loro allenatore ha la tigna e sa trasferire tutto ai suoi calciatori. Ci hanno creato problemi importanti. Che ruolo consiglierei a Totti ora? Secondo me dovrebbe avere un ruolo importante. Ci ho parlato in questi giorni. Secondo me dovrebbe fare il vice-presidente. Penso si sia convinto di andare a fare un altro ruolo e va messo a disposizione della società. È chiaro che Totti, essendo un buon ragazzo, sa trasferire la sua semplicità negli spogliatoi. Lui riesce a non subire questa continua figura che gli viene attribuita perché se l’è meritata in campo. Lui diventa il capo branco e di conseguenza si rischia che questo possa diventare in teoria un suo limite ma questo non avviene. Sulla presenza del pubblico? Ci è mancato. La partita l’hanno vinta loro. Hanno partecipato a qualsiasi palla buttata in area di rigore. Con loro c’è una miscela che può darti grandi vantaggi. Il mio futuro? Devo parlare con la società, poi faremo due discorsi. Il rapporto con Totti? Purtroppo dal mio ruolo si cerca di usare cose per creare reazioni alla squadra. Qualche volta ho usato anche Francesco anche perché mi viene sempre proposto lui, che è un asse trainante della società. Avrei dovuto stare attento al dosaggio, a volte sono andato al di là per far crescere la squadra nella testa. In futuro la squadra dovrà camminare senza di lui”.

Spalletti a Roma TV

“Palmieri? È un dispiacere infinito, è un giovane che aveva preso possesso della tranquillità psicologica, è stato chiamato in Nazionale. Ora vederlo uscire subito per una rottura così totale è una grande perdita per la Roma. La sua uscita ci ha messo in difficoltà. La serata? È stata una festa bellissima, portare a casa i punti per la Champions a cui si aggiunge lo stadio per Francesco è stato bello. Totti ci ha dato una grande mano quando è entrato. Il Genoa di oggi? Loro hanno fatto la partita. Sono venuti rigenerati dalla salvezza di domenica, scarichi dalle tensioni. Hanno messo dei giovani che volevano farsi vedere per cui ci hanno creato problemi. Alcune volte ci siamo allungati e abbiamo preso un paio di gol che potevamo non prendere. Il risultato di oggi però è tanta roba. Rimarrà nella storia della Roma per come è maturato. Unico rammarico nelle coppe? Sì, lì si poteva andare avanti. Il rammarico è importante e lo dobbiamo assorbire. Non abbiamo fatto il massimo in alcuni episodi di quelle partite lì. Non siamo stati aiutati dalla fortuna. Abbiamo però sempre reagito. La squadra è forte e non tradisce mai. Si è sempre rimessa in piedi e non ha perso 2-3 partite di fila. Il lavoro generale c’è stato. In quegli episodi ci è mancata un po’ di determinazione. Cosa manca per migliorare questa squadra? Dicendo dove va migliorata si va a dire dei difetti e si chiamerebbe in causa qualcuno. Magari l’allenatore che ha lavorato non si sente all’altezza. Scherzo, l'allenatore è bravissimo. Il discorso è che questi ragazzi hanno fatto i professionisti sempre. Di solito parlo 5 minuti tutti gli allenamenti. È venuto fuori in gran rapporto di professionalità. Ho dovuto metter mano su qualcosa. Non so se sono state scelte giuste le mie ma la rosa era di qualità. L’Empoli? È una brutta notizia la sua retrocessione”.  

Spalletti in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico Luca D'Alessandro)

"Il mio futuro? Prima devo parlare con il presidente. Funziona così. Siccome lui non c'è mai, prima di annunciare qualcosa di finale e poi si annuncerà. Domani o dopodomani, prima di questa partita non c'è stato tempo, perché è atterrato stamattina . Domanimattina ho appuntamento a Trigoria. Un po' di sofferenza in questa partita. Totti? Oggi si ha avuto difficoltà perché si è preso gol subito. Nella nostra magia a volte c'è anche riuscire a complicarsi un po' la vita. Dopo aver pareggiato siamo stati attratti dalla voglia di volerlo rifarlo subito e si è fatto un po' di fatica a giocare a campo aperto. Il Genoa aveva grande entusiasmo, Juric è un allenatore di carattere che sa trasferire la sua tignosità. Noi ci siamo allungati un po'. Anche oggi non siamo stati fortunati visto che siamo stati costretti a una sostituzione (Emerson ndr). Non era facile aspettarsi una grande partita di Mario Rui. Dopo il secondo gol preso, meno male che è uscito fuori il pubblico e Totti. Non abbiam mai perso la testa e quello è un merito che va dato. All'ultimo sosprattutto quando abbiamo mandato in avanti Fazio e ci siamo messi con la difesa a tre. Dzeko è stato fenomenale con un gol e un assist. L'assist per il gol di Perotti è una giocata clamorosa. Secondo me il secondo posto ce lo siamo meritato. Considerando tutto non abbiamo fatto malissimo. Siamo stati ripagati dallo sforzo. Oggi è stato merito di Francesco per aver richiamato il suo pubblico. In questo anno e mezzo dal mio ruolo qualche volta ho sbagliato nell'usarlo e poi andare a prendere lui come carico che possa stimolare una crescita in quegli altri giocatori, però poi sono ruoli e a volte va fatto. Poi ci sono altri ingredienti tipo che lui è un bravissimo ragazzo e qualche volta questa esaltazione continua potrebbe diventare un carico anche per lui e non è stato perché riesce a non subire le pressioni e allora ho tentato di usare questi ingredienti per creare la crescita degli altri calciatori che la Roma ha e abbiamo portato a casa un risultato importante. Dal punto di vista mio ho ritenuto fare giusto così, l'intenzione era sempre dare qualcosa alla Roma, alla squadra affinché fosse sempre più forte. Bilancio e cose che non rifarebbe? Non mi ha mai portato dei grandi benefici andare a vedere quello che è successo e a recriminare. Bisogna azzerare e affrontare le cose nuove. Difficilmente si possono usare le stesse situazioni perché da altre parti magari non ci sono.  Si è lavorato in maniera seria, si son guadagnati punti su altre squadre. Abbiamo cercato di completare la rosa della squadra, abbiamo vinto tante partite, non abbiamo mai preso imbarcate, la squadra dal punto di vista nervoso, mentale si è comportata sempre in maniera corretta. Ho sempre visto la squadra molto seria, molto determinata a vincere le partite. Poi ci fanno male quelle partite lì che non meritavamo poi da quello che era venuto fuori dal campo, il gioco che era venuto fuori. La seconda posizione è un grandissimo risultato soprattutto visto chi c'è arrivata davanti, la finalista della Champions. Analizzando il calendario ultimo del Napoli eravamo titubanti, l'anno scorso è successa la cosa inversa. Nel caso dovesse andare via, per quali motivi? Se lo dicessi... direi vado via. Finisce un ciclo perché non ho le basi? Io quando ho parlato, in quel momento lì, era assoluto momento esatto per ciò che stavamo passando e vivendo. Mi è sempre sembrato di essere coerente. Quello che ho detto va collocato e va mantenuto. Ho detto delle cose e son lì. Poi si farà chiarezza. Non posso rispondere sennò che senso ha. Prenderò un caffè col presidente, poi se ne riparla".

Spalletti a Sport Mediaset

"Quando alleni una squadra come la Roma devi pensare all’obiettivo della vittoria sempre e a volte il secondo posto, da parte di qualcuno, non è accettabile, ma questo secondo posto è un grande traguardo. Questo traguardo ce lo siamo dovuti andare a prendere e, oggi in particolare, la squadra ha meriti infiniti per come si è sviluppata la partita. Dobbiamo fare i complimenti al Genoa, perché ha giocato una grande partita, e ai nostri giocatori che hanno portato a casa un risultato eccezionale. Il saluto a Totti? Una cosa incredibile: stavano piangendo tutti, era impossibile non venire trasportato da e in questa emozione generale. Se Francesco decidesse di smettere, come penso abbia deciso di fare, sarebbe una perdita da colmare: ottavo re di Roma è poco, è più un imperatore. Il mio futuro? Faremo con la società un meeting di chiusura e dopo che ci saremo parlati chiarirò la mia posizione. Lo faremo il prima possibile, perché è giusto che si sappia. Rimpianti in questo anno e mezzo sulla panchina della Roma? Sono sempre stato abbastanza coerente: ritengo di avere allenato una squadra forte, che a volte ha avuto momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre spinto sull’acceleratore. Abbiamo lavorato in maniera seria, dimostrando sempre il nostro valore".

Spalletti a Radio Rai

Se ne è valsa la pena tornare a Roma? Ne è valsa la pena perché ho una grande squadra, ho allenato grandi calciatori, il secondo posto è un grande risultato perché c'erano i più bravi davanti, dietro abbiamo lasciato una grande squadra come il Napoli, anche se dobbiamo sempre competere per il titolo, il secondo posto è quasi come una vittoria. È un traguardo che questa squadra si è meritata". Inviterà Totti al suo ristorante a Firenze? Ma figurati se non mi andrebbe, abbiamo parlato in questi giorni, in questa settimana abbiamo parlato, concordato quanto avrebbe dovuto giocare ed è stato determinante perché ha fatto partecipare lo stadio e abbiamo portato a casa il risultato anche per merito di questi ingredienti. Totti dirigente, è giusto? Sì, gli va dato un ruolo corretto e che gli piaccia, perché va reso partecipe, io alcune volto l'ho stimolato per alzare il livello della squadra ma per Totti e per il campione ho il massimi rispetto".