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Di Francesco: "Sapevamo che ci voleva consapevolezza, dobbiamo essere meno superficiali. Non voglio record, ma risultati". VIDEO!TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 21 settembre 2017, 08:57Interviste
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it

Di Francesco: "Sapevamo che ci voleva consapevolezza, dobbiamo essere meno superficiali. Non voglio record, ma risultati". VIDEO!

Di Francesco a Premium Sport

"Dzeko? Si è avvicinato di più alla porta. Sono contento della prestazione della squadra, sapevo che ci voleva un po' di consapevolezza per dare forza a quel che propongo. Non posso essere del tutto soddisfatto, dobbiamo essere meno superficiali, se un allenatore ti chiede di giocare dal basso si rischia di perdere qualche pallone di troppo, non dobbiamo farci illudere dal risultato, non ci vuole niente per riaprire la partita. Il turnover è valido quando si vince. È fisiologico, è improponibile fare tre partite di fila, ho chiesto alla società due giocatori per ruolo per questo. Dzeko ha segnato anche con l'Inter, con l'Atletico ha fatto qualcosa di diverso. Son partite con coefficiente di difficoltà superiore, ma Edin ha capito di aver sbagliato a dire determinate cose, dettate dalla frustrazione. Kolarov? Anche nel mio pensiero di calcio c’è la possibilità di portare i terzini al cross, devo dire che la squadra l’ha fatto anche a destra, Cengiz oggi non era in grande serata, ha sbagliato troppo ma sono soddisfatto del lavoro delle mezzali e delle catene, Gonalons ha disputato un’ottima partita andando spesso anche in verticale. La squadra mi è piaciuta, tranne per qualche momento di superficialità in cui potevamo riaprire la partita. Ritorno al Lione di Gonalons? Dichiarazioni travisate, è un ragazzo di una disponibilità unica, è eccellente. Vi inviterei a vederlo come atteggiamento, lo ha dimostrato anche nel Lione, gioca per la squadra, abbiamo bisogno di questi calciatori. Quelli che non giocavano hanno fatto tante situazioni che si sono verificate in partita, la differenza delle grandi squadre è nella capacità di saper allenare chi non gioca, non tanto chi gioca. Continuità più vicina? Quando giochi tante partite il vantaggio è dare condizione a tutti quanti. La difficoltà delle gare amichevoli è stato alto, siamo partiti con gare complicate in cui la squadra non aveva assimilato. Con l’Inter la squadra non meritava il risultato, quando crei così tanto si vede che qualcosa è entrato. Le 9 vittorie di fila fuori casa? Non sono tutte mie, c’era Spalletti, mi fa piacere esserci arrivato, sono meno per i record e più per ottenere risultati. Roma da titolo? Questa squadra all’inizio doveva lottare per lo scudetto, poi per il quarto posto. Le chiacchiere le porta via il vento, dobbiamo fare gare concrete".

Eusebio Di Francesco a Roma TV

“Regalo a Monchi? Contento per lui perché siamo una famiglia. Stasera ho visto gli atteggiamenti giusti nonostante qualche pallone sbagliato di troppo all'inizio sul quale rischiavamo di prendere delle ripartenze. Ho visto delle trame di gioco interessanti per aggirare gli avversari sugli esterni, importante quando l'avversario si chiude. Non mi è piaciuto che quando si gioca dal basso bisogna giocare in ampiezza sui terzini. L'errore di Peres è stato quello di andare a giocare internamente, facilitando l'intervento degli avversari. Serve allargarsi con i terzini e magari entrare dentro una volta aperti. Questi sono errori che si possono pagare caro. Lavoro molto su questo, magari può influire non tanto il lavoro dello scorso anno ma le caratteristiche stesse dei giocatori. Rallentato dopo lo 0-3? Sono d'accordo, se hai quell'atteggiamento rischi di prendere gol. Ho anche fatto un cambio in quei minuti. I cali di tensione dopo aver segnato non mi piacciono. Bisogna avere la capacità di leggere le partite, magari palleggiare per mantenere il possesso palla e meno giocate di fino. La superficialità ha fatto la differenza in quei minuti, poi la squadra è tornata concentrata ma queste cose non devono accadere, gli avversari possono ritrovare fiducia. Troppo lunghi in certi momenti? Verissimo, quando non abbiamo il possesso i centrocampisti devono accorciare sulla palla per non farli ripartire. Per quanto riguarda lo sviluppo di una transizione per una squadra che vuole giocare dal basso, la squadra mi è piaciuta molto. In qualche situazione dobbiamo migliorare andando a cercare magari l'uno contro uno. Ünder e Gonalons? Il francese è stato molto bravo a leggere certe situazioni di gioco e andare in verticale quando serve, magari a volte forzando troppo ma sono contento quando si sbaglia passandola in avanti. Ünder non era in serata, infatti l'ho tolto, perché non gli riusciva neanche la giocata più semplice. Valutiamolo per il Verona e cancelliamo i 45' di oggi”.

Di Francesco in conferenza stampa

“Non era facile giocare in questo stadio. Siamo stati ingenui nel concedere una palla gol agli avversari nella prima parte di gara. Non mi sono piaciuti i primi 20 minuti, poi siamo cresciuti, specialmente sulle fasce. Dzeko ha fatto bene, poteva segnare ancora. Mi è piaciuto molto il suo spirito di sacrificio. Io credo che non esista un solo giocatore nella mia squadra. Esiste un collettivo. Dzeko avrebbe potuto fare anche gli altri due gol facilmente per come è andata la partita. Di lui mi sono piaciute le rincorse per recuperare palla più dei gol. Mi è piaciuto il suo atteggiamento. Questa è la mentalità che ci deve accompagnare durante tutte le partite che possono essere considerate semplici. Dzeko ha dato l’esempio e deve continuare ad avere questo atteggiamento".