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tmw / roma / Cambio Campo
Cambio Campo - Adamoli: "Mi aspetto una partita attenta da parte del Genoa, che proverà ad impensierire la Roma con la coppia Kouamé-Piatek"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 16 dicembre 2018, 17:30Cambio Campo
di Simone Valdarchi
per Vocegiallorossa.it
fonte Intervista a cura di Simone Valdarchi

Cambio Campo - Adamoli: "Mi aspetto una partita attenta da parte del Genoa, che proverà ad impensierire la Roma con la coppia Kouamé-Piatek"

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L'ospite di oggi è Gessi Adamoli, giornalista de La Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Roma-Genoa.

Siamo a dicembre e il Genoa è già al terzo allenatore stagionale, ci può spiegare le dinamiche che hanno portato agli esoneri di Ballardini e Juric?
“Per quanto riguarda Ballardini, il feeling con Preziosi non è mai scattato. Il presidente lo ha chiamato ad allenare già tre volte e gli riconosce una grande abilità nella gestione dei momenti delicati, ma non lo ritiene un tecnico in grado di dare un'impronta di gioco alla squadra. Lo ha confermato controvoglia quest'estate, visto anche il grande supporto del pubblico che gli riconosce almeno due salvezze miracolose in passato. Preziosi è convinto di aver messo a disposizione un organico importante e al primo passaggio a vuoto, vale a dire la partita in casa contro il Parma, lo ha esonerato. A quel punto sembrava dovesse arrivare Nicola, che ha avuto anche un colloquio con il presidente, ma all'improvviso è saltato fuori Juric che era ancora sotto contratto. L'allenatore croato ha battuto un record che difficilmente gli verrà sottratto, ovvero l'essere esonerato per tre anni di fila dalla stessa società. Con lui sono mancati i risultati, nonostante l'ottimo pareggio a Torino con la Juventus. Va detto a sua difesa che non ha avuto un calendario facilissimo da affrontare una volta subentrato a Ballardini, ma ormai la sua credibilità nella piazza era minata dai risultati delle annate precedenti”.

Adesso è Cesare Prandelli a sedere sulla panchina rossoblù, cosa cambia tatticamente con lui alla guida?
“Come ogni allenatore vuole lasciare la sua impronta. Credo che lui voglia arrivare a far giocare la squadra con un 4-3-3 o un 4-3-1-2, ma avendo grande esperienza sa che non è questo il momento di cambiare. Ha avuto poco tempo per cambiare e per il momento continuerà a giocare con il 3-5-2, poi con l'aiuto della sosta imminente lavorerà con il gruppo e cercherà di seminare i concetti di calcio che vuole portare”.



Per la gara di domani si è parlato della possibilità di vedere Pandev in campo alle spalle della coppia Piatek e Kouamé, con un passaggio al 3-4-1-2. Crede sia un'ipotesi concreta?
“Personalmente non credo. Questa soluzione era utilizzata ad inizio anno da Ballardini e, al livello offensivo, portava i suoi frutti con Piatek che segnava a ripetizione. Allo stesso tempo però, il Genoa subiva troppi gol e, su pressione di Preziosi, è passato ad un 3-5-2 più difensivo. Considerando poi la forza offensiva della Roma, penso che opterà per questo modulo, magari con Bessa che in fase di possesso palla può andare a giocare in mezzo alle linee, agendo da trequartista”.

Si parla molto di Piatek e Kouamé in chiave mercato, potrebbero partire a fine stagione?
“I tifosi del Genoa lo sperano, perché vorrebbe dire che hanno passato indenni il mercato di gennaio, che con Preziosi non è scontato (ride, ndr). Sono entrambi due giocatori importanti, con caratteristiche diverse. A mio avviso Kouamé è più completo, avendo corsa, dribbling e tiro. Piatek invece è più un cecchino d'area di rigore, ma tra i due in prospettiva punterei sull'ivoriano”.

Genoa-Entella è stata la grande sorpresa del turno di Coppa Italia, come sono riusciti i biancocelesti a mettere in difficoltà la squadra allenata in quella partita da Juric?
“Rigirerei la domanda: com'è riuscito il Genoa a mettersi in difficoltà da solo? È stata soprattutto colpa dei rossoblù, che giocavano contro una squadra di due categorie inferiori e hanno avuto tre rigori a favore, ciò nonostante sono riusciti a farsi eliminare”.

Roma-Genoa, che partita si aspetta? Chi potrà deciderla?
“Sono due squadre che hanno i loro problemi, ma se la Roma dovesse risolverli. la squadra di Prandelli sarà nei guai. Dal Genoa mi aspetto una partita attenta, in un campo storicamente stregato dove non ha mai fatto punti da quando è tornato in Serie A. I rossoblù dovranno fare affidamento sui loro due attaccanti, cercando di non farli rimanere isolati in avanti”.