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tmw / roma / Editoriale
C'è ancora un po' di Roma, anche se potrà non bastareTUTTO mercato WEB
giovedì 9 maggio 2024, 10:05Editoriale
di Gabriele Chiocchio
per Vocegiallorossa.it
fonte L'editoriale di Gabriele Chiocchio

C'è ancora un po' di Roma, anche se potrà non bastare

Il gol di Bremer alla mezz’ora di Roma-Juventus sembrava aver avuto lo stesso effetto del gol di Wirtz al 28’ di Roma-Bayer Leverkusen: al di là della diversa situazione di punteggio, l’episodio negativo ha in entrambi i casi messo i freni a una Roma che, pur non brillando in nessuna delle due occasioni, stava, se non altro, rimanendo a galla nella conduzione della gara, tenendo aperte prospettive positive in entrambi i match. Contro i tedeschi non si è più visto quel che serviva per risistemare le cose e sembrava quindi che i giallorossi non ne avessero proprio più, mentre domenica sera le cose sono andate diversamente, perché, dopo il forte inizio di secondo tempo della squadra di Allegri, qualche tipo di energia è tornata nelle gambe e nella testa dei giocatori della Roma, che hanno provato fino all’ultimo a riprendersi quei tre punti che sarebbero stati fondamentali per presentarsi tra sei giorni a Bergamo con effettive speranze di consolidare il posto in Champions League.

Così non è stato, ma su questo non c’è più niente da fare; quel che si può fare è cercare di capire quanto ancora sia rimasto nel serbatoio in vista di una settimana che sarebbe decisiva se le percentuali di compimento delle due imprese - vale a dire eliminare il Bayer Leverkusen e battere a domicilio la rivale diretta per la Champions League che avrà a disposizione due risultati su tre - fossero alla portata e non fossero almeno parzialmente compromesse da ciò che si è fatto prima. Da decidere è rimasto poco, ma questo non esonera la Roma dal provare a fare tutto quello che di possibile è rimasto su entrambi i fronti, anche perché è stato lo stesso De Rossi a decidere di non scegliere una sola via, ma di tenerle entrambe vive finché possibile. 

Certamente questo può aver inciso su entrambi i cammini, perché magari con un po’ di energie mentali in più si sarebbe condotta meglio la gara con il Bayer Leverkusen dell’Olimpico e con un po’ di energie fisiche in più la Roma avrebbe potuto ottenere di più in gare in cui ha perso punti importanti come Lecce e Napoli, ma è pure vero che in entrambi i percorsi la zavorra dei risultati precedenti - 29 punti in 20 partite in campionato, un secondo posto in un girone più che abbordabile e quindi due partite in più da giocare a febbraio in Europa - è un fattore da dover considerare fino all’ultimo secondo di questa stagione. 

I difetti di fabbricazione della rosa c’erano prima (dove per “prima” non si intende solo la parte di stagione terminata lo scorso 16 gennaio) e restano adesso e, come ha detto lo stesso De Rossi, correre all’impazzata inseguendo un risultato che non arriva mai a un certo punto può diventare demotivante e sfiancante: il fatto positivo (?) di giocarsi tutto o quasi tutto quello che rimane sul tavolo in questa settimana può essere la prospettiva di avere o non avere in via definitiva o quasi un responso tangibile di quanto fatto, motivo per cui non c’è ragione di disperdere le (poche) energie rimaste in discorsi diversi dal campo. Basterà?