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Totti saluta la Roma, l'ex agente: "Giusto così, lo vedo in FIGC"
Franco Zavaglia conosce benissimo Francesco Totti. E' stato il primo agente dell'ex numero 10 della Roma che, oggi, ha salutato la dirigenza della formazione capitolina. L'ex procuratore di Totti ha commentato a Tuttomercatoweb.com l'addio consumatosi questo pomeriggio in conferenza.
Allora Zavaglia, quella di Totti è stata una decisione saggia? "La più giusta, Francesco è una persona di grande spessore umano. Ha fatto tanto per la Roma, ha ragione quando dice che non poteva essere interpellato solo per avallare le scelte altrui. Se non aveva potere decisionale, è giusto interrompere il rapporto. Così ha fatto".
Una scelta fatta anche per rispetto dei suoi tifosi. "Assolutamente sì, l'addio è un atto giustissimo per non trovarsi in difficoltà un domani con la piazza giallorossa. Non si possono prendere decisioni dall'estero, se poi non vivi la realtà romana e romanista".
Lo stesso Totti oggi ha parlato dei suoi rapporti col resto della dirigenza, anche quella presente fuori dall'Italia. "Il presidente Pallotta è a Boston e può decidere determinate cose, la Società è sua. Non mi sembra invece normale che arrivino decisioni da Londra, è vero che lì si vive bene ma deve esserci un contatto con la piazza. Se chi è a Londra vuole decidere, deve essere presente anche a Trigoria".
Riferimento a Franco Baldini. "Sono decisioni che spettano al club, a chi deve gestire la Società e un proprietario non può permettere tutto ciò. Ma questo - prosegue - è un errore che sta a monte".
Totti non ha escluso un ruolo dirigenziale in altri club. Lei lo conosce, può davvero accadere? "No, non credo. Penso che Totti adesso vaglierà le offerte e prenderà la decisione più giusta, penso che un ruolo in FIGC possa essere la scelta migliore".
Allora Zavaglia, quella di Totti è stata una decisione saggia? "La più giusta, Francesco è una persona di grande spessore umano. Ha fatto tanto per la Roma, ha ragione quando dice che non poteva essere interpellato solo per avallare le scelte altrui. Se non aveva potere decisionale, è giusto interrompere il rapporto. Così ha fatto".
Una scelta fatta anche per rispetto dei suoi tifosi. "Assolutamente sì, l'addio è un atto giustissimo per non trovarsi in difficoltà un domani con la piazza giallorossa. Non si possono prendere decisioni dall'estero, se poi non vivi la realtà romana e romanista".
Lo stesso Totti oggi ha parlato dei suoi rapporti col resto della dirigenza, anche quella presente fuori dall'Italia. "Il presidente Pallotta è a Boston e può decidere determinate cose, la Società è sua. Non mi sembra invece normale che arrivino decisioni da Londra, è vero che lì si vive bene ma deve esserci un contatto con la piazza. Se chi è a Londra vuole decidere, deve essere presente anche a Trigoria".
Riferimento a Franco Baldini. "Sono decisioni che spettano al club, a chi deve gestire la Società e un proprietario non può permettere tutto ciò. Ma questo - prosegue - è un errore che sta a monte".
Totti non ha escluso un ruolo dirigenziale in altri club. Lei lo conosce, può davvero accadere? "No, non credo. Penso che Totti adesso vaglierà le offerte e prenderà la decisione più giusta, penso che un ruolo in FIGC possa essere la scelta migliore".
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