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Suso nome buono per fare cassa. Ma ancora manca l'affondo decisivo
Il Milan ha già mosso i primi passi importanti sul mercato in entrata. Hernandez e Krunic sono già ufficialmente rossoneri, per Bennacer e Veretout servirà aspettare ancora qualche ora. Poi, una volta sistemate queste due ultime situazioni, si dovrà inevitabilmente pensare anche alle uscite. Lo impone l'ampiezza della rosa, ma pure l'aspetto finanziario legato ai parametri del FPF.
Suso più di Donnarumma - Fin dalle prime battute di mercato il nome di Gigio Donnarumma era sembrato quello più adatto alla cessione. Dal suo cartellino, infatti, sarebbero potuti arrivare soldi buoni per ripianare i conti e per avere margine di manovra sul mercato in entrata. Ma col passare dei giorni il possibile addio di Gigio è diventata ipotesi sempre più complicata e così oggi, a metà luglio e con ancora un mese e mezzo di trattative all'orizzonte, lo spagnolo è il candidato principe all'addio.
Roma in pressing - Nel contratto dell'esterno è presente una clausola rescissoria di 38 milioni valida solo per l'estero, ma la sensazione è che il Milan abbia preso tale cifra come valore reale del cartellino anche per un'eventuale cessione all'interno dei confini italiani. Una valutazione che però cozza con l'idea giallorossa: la Roma aveva inizialmente provato ad inserire nella trattativa Patrik Schick, ma l'ipotesi non sembra stuzzicare la fantasia del Milan nonostante il gradimento di Giampaolo. E così si è tornati a parlare solo di cash: da Trigoria potrebbero spingersi fino a 25/30 milioni, mentre in Spagna non è ancora tramontato definitivamente l'interesse dell'Atletico Madrid che dopo la cessione di Griezmann (e quelle di Rodri e Lucas Hernandez) ha liquidità importante da immettere sul mercato.
Valutazioni e trattative in corso, con Giampaolo che ha comunque in mente di valutare lo spagnolo nella posizione di trequartista. E se alla fine le voci di mercato dovessero svanire nel nulla, a fine agosto ci sarà pure tempo per parlare di un'eventuale rinnovo di contratto col Milan.
Suso più di Donnarumma - Fin dalle prime battute di mercato il nome di Gigio Donnarumma era sembrato quello più adatto alla cessione. Dal suo cartellino, infatti, sarebbero potuti arrivare soldi buoni per ripianare i conti e per avere margine di manovra sul mercato in entrata. Ma col passare dei giorni il possibile addio di Gigio è diventata ipotesi sempre più complicata e così oggi, a metà luglio e con ancora un mese e mezzo di trattative all'orizzonte, lo spagnolo è il candidato principe all'addio.
Roma in pressing - Nel contratto dell'esterno è presente una clausola rescissoria di 38 milioni valida solo per l'estero, ma la sensazione è che il Milan abbia preso tale cifra come valore reale del cartellino anche per un'eventuale cessione all'interno dei confini italiani. Una valutazione che però cozza con l'idea giallorossa: la Roma aveva inizialmente provato ad inserire nella trattativa Patrik Schick, ma l'ipotesi non sembra stuzzicare la fantasia del Milan nonostante il gradimento di Giampaolo. E così si è tornati a parlare solo di cash: da Trigoria potrebbero spingersi fino a 25/30 milioni, mentre in Spagna non è ancora tramontato definitivamente l'interesse dell'Atletico Madrid che dopo la cessione di Griezmann (e quelle di Rodri e Lucas Hernandez) ha liquidità importante da immettere sul mercato.
Valutazioni e trattative in corso, con Giampaolo che ha comunque in mente di valutare lo spagnolo nella posizione di trequartista. E se alla fine le voci di mercato dovessero svanire nel nulla, a fine agosto ci sarà pure tempo per parlare di un'eventuale rinnovo di contratto col Milan.
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