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Roma, Fonseca aggiusta la rosa: ecco chi è piaciuto e chi no del ritiro
La Roma di Fonseca prende forma. Oggi si conclude la seconda settimana degli allenamenti a Trigoria. Un ritiro servito soprattutto al portoghese per conoscere la rosa in attesa degli altri rinforzi. Questa mattina tocca a Veretout e Diawara svolgere le visite mediche. Il centrocampo, adesso, è un reparto fin troppo affollato e i 15 giorni di allenamento hanno dato un’idea all’ex Shakhtar di chi è realmente utile e dedito alla causa e chi no.
AI SALUTI - Tra questi sicuramente c’è Steven Nzonzi. Il francese, dopo non essersi presentato al primo turno di visite a Villa Stuart, non ha mai dimostrato di voler continuare la sua esperienza nella Capitale. Anzi, la volontà è di lasciare a titolo definitivo la Roma. Non semplice visto la svalutazione del suo cartellino e i 29 milioni spesi da Monchi lo scorso anno. Petrachi non può lasciarlo partire per meno di 20 e il Lione, unica squadra alla finestra, per il momento ha proposto un trasferimento a cifre decisamente più basse. Pastore, invece, è ancora un’incognita. Fonseca è affascinato dalle caratteristiche del calciatore, tanto da aver pensato di schierarlo anche come regista. Le perplessità sono attorno alle condizioni fisiche. Nelle due settimane di ritiro non ha avuto problemi e probabilmente concederà qualche altro giorno all’argentino per provare a strappare un posto in rosa. Dello stesso tempo non potrà godere Karsdorp. L’olandese ha avuto due anni complicati e ricchi di infortuni, ma a essere messa in discussione è piuttosto l’abnegazione del ragazzo. Non è un caso che la Roma avesse provato a inserirlo come contropartita nell’operazione Veretout.
TOP - Chi invece, nonostante la stagione deludente alle spalle, ha stregato Fonseca è Under. Il turco è senza dubbio il preferito del portoghese, il quale è rimasto colpito anche da Kluivert. Per entrambi è stato posto il veto di cessione. Poi ci sono tanti giovani aggregati al gruppo e due di questi si sono messi in risalto. Il primo è Bouah, terzino destro della Primavera e con un passato travagliato vista la rottura del legamento crociato. L’infortunio non ha impedito ai giallorossi di rinnovargli il contratto fino al 2021 e ora dovranno capire se sarà meglio mandarlo a farsi le ossa o tenerlo in casa. Chi lo ha visto in questi giorni assicura che sia già pronto “per il calcio dei grandi”. Adesso l’ultima parola spetta a Petrachi, così come per Antonucci. Lui le ossa se le è già fatte quest’anno al Pescara. Nel primo test contro il Tor Sapienza è entrato al 45’ segnando una tripletta e candidandosi ufficialmente a prendere il posto lasciato vacante da El Shaarawy. Il titolare sarebbe comunque uno tra Kluivert e Perotti, ma potrebbe imparare dai più grandi e tenersi pronto per il salto definitivo.
AI SALUTI - Tra questi sicuramente c’è Steven Nzonzi. Il francese, dopo non essersi presentato al primo turno di visite a Villa Stuart, non ha mai dimostrato di voler continuare la sua esperienza nella Capitale. Anzi, la volontà è di lasciare a titolo definitivo la Roma. Non semplice visto la svalutazione del suo cartellino e i 29 milioni spesi da Monchi lo scorso anno. Petrachi non può lasciarlo partire per meno di 20 e il Lione, unica squadra alla finestra, per il momento ha proposto un trasferimento a cifre decisamente più basse. Pastore, invece, è ancora un’incognita. Fonseca è affascinato dalle caratteristiche del calciatore, tanto da aver pensato di schierarlo anche come regista. Le perplessità sono attorno alle condizioni fisiche. Nelle due settimane di ritiro non ha avuto problemi e probabilmente concederà qualche altro giorno all’argentino per provare a strappare un posto in rosa. Dello stesso tempo non potrà godere Karsdorp. L’olandese ha avuto due anni complicati e ricchi di infortuni, ma a essere messa in discussione è piuttosto l’abnegazione del ragazzo. Non è un caso che la Roma avesse provato a inserirlo come contropartita nell’operazione Veretout.
TOP - Chi invece, nonostante la stagione deludente alle spalle, ha stregato Fonseca è Under. Il turco è senza dubbio il preferito del portoghese, il quale è rimasto colpito anche da Kluivert. Per entrambi è stato posto il veto di cessione. Poi ci sono tanti giovani aggregati al gruppo e due di questi si sono messi in risalto. Il primo è Bouah, terzino destro della Primavera e con un passato travagliato vista la rottura del legamento crociato. L’infortunio non ha impedito ai giallorossi di rinnovargli il contratto fino al 2021 e ora dovranno capire se sarà meglio mandarlo a farsi le ossa o tenerlo in casa. Chi lo ha visto in questi giorni assicura che sia già pronto “per il calcio dei grandi”. Adesso l’ultima parola spetta a Petrachi, così come per Antonucci. Lui le ossa se le è già fatte quest’anno al Pescara. Nel primo test contro il Tor Sapienza è entrato al 45’ segnando una tripletta e candidandosi ufficialmente a prendere il posto lasciato vacante da El Shaarawy. Il titolare sarebbe comunque uno tra Kluivert e Perotti, ma potrebbe imparare dai più grandi e tenersi pronto per il salto definitivo.
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