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Roma, da Spolli a Doumbia: quando il mercato invernale non fa la differenzaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 25 gennaio 2020, 08:15Serie A
di Dario Marchetti

Roma, da Spolli a Doumbia: quando il mercato invernale non fa la differenza

Lo chiamano mercato di riparazione, delle opportunità o ancor meglio delle idee. La finestra invernale dei trasferimenti, almeno in casa Roma, assomiglia più a un rigattiere che altro. Un posto dove trovare giocatori usati, usurati e che i club di appartenenza non vogliono più riuscendo a cederli a squadre incomplete e con l’acqua alla gola. Con l’insediamento della proprietà americana si possono infatti contare sulle dita di una mano i calciatori arrivati a gennaio e che realmente sono stati in grado di fare la differenza per più di sei mesi e sono Nainggolan, Perotti ed El Shaarawy. Tutti gli altri sono finiti per pesare a bilancio senza dare l’apporto sperato. Sia chiaro, non è semplice intervenire a stagione in corso perché difficilmente le società si privano dei giocatori migliori a meno di particolari situazioni, ma in questi anni gli acquisti giallorossi si sono rivelati più flop che top.
PRECEDENTI - Per questo Fonseca in più occasioni ha predicato attenzione. “Prenderemo solo dei giocatori che possono migliorare la rosa” ha detto il portoghese nelle recenti conferenze stampa. Vuole evitare calciatori che come in passato sono arrivati nella Capitale tanto per fare numero. Una prima dimostrazione del tentativo di invertire questo trend è arrivata già a novembre quando Petrachi aveva preso al vaglio l’ipotesi di tesserare uno svincolato tra Rodwell e Buchel, senza poi arrivare fino in fondo. Anche ora con gli infortuni di Diawara e Zaniolo si cercano alternative che non vengano a fare solo da comparse com’è stato per Marquinho della Fluminense (primo acquisto di gennaio nel lontano 2012 di Sabatini) oppure per Torosidis, Bastos, Spolli, Ibarbo, Doumbia, Grenier e Jonathan Silva. Anche perché la Roma, dopo aver mancato l’accesso in Champions League, avrà un bilancio decisamente ridimensionato e non può permettersi di sprecare altri soldi in vista di un’estate che vedrà necessariamente il club giallorosso impegnato in operazioni importanti come il sostituto di Dzeko vista la carta d’identità sempre più alta del bosniaco. Insomma, Petrachi è avvisato: vietato sbagliare.