Roma, nuovo anno ma vecchi problemi: ecco i nodi da sciogliere per il nuovo management
La struttura ora c’è e quindi il passo successivo è andare a sciogliere tutti quei problemi che ciclicamente la società giallorossa ha avuto dall’arrivo degli americani. Più che un ‘gigante addormentato’, la Roma sembra una rosa alla quale vanno tolte diverse spine. La prima è relativa ai conti: l’obiettivo numero uno dei Friedkin, infatti, è proprio rimetterli in ordine nonostante sia la pandemia ancora a dettare i tempi di riapertura degli stadi. Servirà sfoltire la rosa già in questo mercato per poi proseguire nella successiva finestra estiva, accompagnando il tutto con plusvalenze attraverso giocatori che non siano centrali nel progetto (vedi i vari Kluivert e Under in prestito al Lipsia e al Leicester).
Il passo successivo, poi, sarà mantenere la competitività trattenendo e rinnovando i contratti di tutti quei calciatori (e del tecnico) che in stagione si stanno contraddistinguendo ed è il caso di Ibanez, Villar e Veretout. Prima, però, toccherà a Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo, quest'ultimo da qualche giorno lontano dai social per spegnere le polemiche intorno alla sua vita privata. Per ultimo, ma non per importanza, il caso stadio. La sensazione è che si attenderà di capire se sarà confermata la Raggi o ci sarà un nuovo Sindaco per riprendere fattivamente le discussioni. Per il momento i Friedkin si sono riservati la possibilità di vagliare ogni soluzione praticabile, tra cui il cambio d’area e la ristrutturazione del Flaminio. Una cosa è certa, servirà ancora molto alla Roma per avere il suo impianto di proprietà.