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EX GRANATA - DE CESARE: "È mancato il vero leader"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
lunedì 22 aprile 2019, 14:00News
di Antonio Siniscalchi
per Tuttosalernitana.com
fonte La Città

EX GRANATA - DE CESARE: "È mancato il vero leader"

"Ciao capitano". Si abbracciano Francesco Montervino e Ciro De Cesare prima di darsi appuntamento all’amichevole tra le vecchie glorie organizzata dal “Santa Teresa Beach Soccer”, in programma il prossimo giugno. Con loro anche Salvatore Avallone, team manager del club granata che s’intrattiene e parla con gli ex protagonisti granata della prossima trasferta di Brescia. Montervino ascolta e poi dice la sua: "Il Centenario è qualcosa d’importante, dispiace solo che arrivi al termine di un campionato interlocutorio, in cui si sognava ben altro piazzamento". Primo capitano dell’era Lotito-Mezzaroma, anche se in serie D la fascia era sul braccio di Giubilato, il centrocampista pugliese ricorda non senza punzecchiature la sua esperienza in granata. "Ho vissuto Salerno nei momenti bui, dal fallimento alla pressione di dover vincere e abbandonare presto categorie difficili. Sono orgoglioso di aver fatto parte della risalita anche se mi è dispiaciuto non poter far più parte di quel progetto, usato e poi gettato via quando potevo fare ancora tanto e soprattutto meglio di tanti altri". Poi un’analisi sul momento e sulla spaccatura del tifo granata. "Vedo una situazione ibrida, non proprio ben delineata.

La mancanza di chiarezza sugli obiettivi e sulle possibilità sta portando una piazza calorosa come Salerno a scappare dall’Arechi, dimostrando di essere stanca delle continue prese in giro. Mi meraviglia però vedere uno stadio vuoto, perché 30mila fischi farebbero molto più male". Messaggio condiviso anche da Ciro De Cesare, che ora confida nel Centenario per ritrovare compattezza. "L’avvicinarsi di questo appuntamento sta accedendo le fantasie di tutti i tifosi in un’annata non proprio fantastica ma che va chiusa al più presto. Ora bisogna godersi questa festa e poi iniziare a ragionare su ciò che sarà, portando quell’entusiasmo anche all’inizio della prossima stagione dove bisognerà rimediare agli errori commessi quest’anno". Magari lavorando anche sulla personalità di una squadra con grandi lacune caratteriale. "Purtroppo di uomini come il gruppo che aveva come capitano Montervino ce ne sono pochi - spiega De Cesare -. Oggi ognuno pensa per sé e manca una figura in grado di trascinare il gruppo, di aprirsi al dialogo con la gente. Questi sono segnali su cui la società deve ripartire se si vuole puntare in alto".