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EX GRANATA  - De Vitis: "Djuric è l'attaccante più puro della rosa"
martedì 23 giugno 2020, 17:30News
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com
fonte il Mattino

EX GRANATA - De Vitis: "Djuric è l'attaccante più puro della rosa"

La ripartenza del campionato cadetto ha messo di fronte un pezzo del suo passato e un pezzo di cuore. E che pezzo, visto che si trattava di suo figlio Alessandro, uomo ovunque del Pisa di D'Angelo. Antonio De Vitis, ex attaccante di una Salernitana che fece sognare i tifosi per un pezzo del suo cammino nel campionato di C 85-86, ha seguito con particolare attenzione la sfida dell'Arechi tra la Salernitana di Ventura e il Pisa di suo figlio. Alla fine, forse, il pareggio era il risultato che si augurava per non far torto ai suoi trascorsi da ex, brevi ma intensi, a Salerno, ma anche all'affetto nei confronti della squadra in cui militava il suo erede.

"È stato un risultato giusto, nel complesso", dice De Vitis, che ha compiuto 56 anni il mese scorso e che da cinque stagioni lavora per le giovanili del Sassuolo insieme a un altro ex attaccante granata, Francesco Palmieri.

La ripresa dei campionati com'è stata?

"Ho sempre pensato che, una volta tornati in campo dopo uno stop così lungo, per tutti i calciatori si sarebbe trattato di un nuovo inizio. Impossibile prevedere che tipo di risposte avrebbero dato le varie squadre, perché si tratta di una situazione completamente nuova per tutti".

Salernitana-Pisa che partita è stata?

"Una partita che si inserisce in questo contesto inedito. Il pareggio è stato un risultato giusto, anche se il Pisa avrebbe potuto raccogliere qualcosa in più, specie per quello che ha fatto vedere nel secondo tempo".

Si aspettava di più dalla Salernitana?

"Non si possono dare giudizi, perché quello che si è visto nella prima partita potrebbe cambiare da qui a un paio di gare. Dobbiamo tener presente che ripartire dopo tanti mesi di pausa non è facile e che, magari, le squadre che hanno calciatori più strutturati fisicamente possono fare più fatica all'inizio. La Salernitana mi è piaciuta, specialmente nel primo tempo. Ha fatto bene ed è andata meritatamente in vantaggio, per poi subire nella ripresa la reazione del Pisa che ha dimostrato di stare meglio fisicamente".

E suo figlio le è piaciuto?

"Non parlo mai di lui, mi rifaccio ai giudizi altrui. Mi pare che abbia fatto una buona gara come tutto il Pisa".

L'aspetto fisico può essere determinante in questa fase: secondo lei c'è chi ha lavorato per una ripartenza sprint e chi ha impostato la preparazione per uscire alla distanza?

"Io penso che non sia possibile dirlo e che molto dipenderà dal caso. Sicuramente, ci sono calciatori più brillanti fino dall'inizio e altri che hanno bisogno di un po' di rodaggio".

Cosa pensa di Ventura?

"Per lui parla la carriera che ha fatto. Ha allenato in tutte le categorie, è partito dal basso ed è arrivato a sedersi sulla panchina della Nazionale. Ha vinto diversi campionati e ha valorizzato tanti calciatori, mostrando sempre un bel gioco. La Salernitana è sicuramente in buone mani con lui".

Con Ventura la Salernitana è da playoff?

"In questa particolare situazione, con i campionati che sono ripresi dopo tre mesi di stop forzato, credo che tutte le squadre possano centrare dei traguardi importanti. La Salernitana è una buona squadra, lo ha dimostrato con il gioco espresso e i risultati ottenuti fino ai primi di marzo. Senza dubbio, è tra quelle formazioni che possono ambire a disputare i playoff".

Qual è l'attaccante che le piace di più tra quelli a disposizione di Ventura?

"Senza dubbio Djuric è l'attaccante più puro della rosa della Salernitana. Sa fare gol e lavora per la squadra. È un giocatore che si fa valere e sentire in ogni zona del campo. Gli altri non hanno lo stesso peso dentro l'area di rigore. Jallow, ad esempio, è più che altro una punta di movimento".

Chi è il nuovo De Vitis?

"Ci sono in B come in C tanti bravi attaccanti, anche tra i giovani. Di sicuro, io avevo un tipo di gioco che nel calcio di oggi non trova quasi più cittadinanza. Oggi è più difficile fare gol, bisogna dirlo. Io sono contento della carriera che ho fatto e dei gol che sono riuscito a segnare ai miei tempi"

Al Vestuti per una sola stagione, in cui segnò 16 gol, diventò subito il beniamino dei tifosi granata. Che ricordi ha di quell'annata a Salerno?

"Ricordi bellissimi. Penso che in quella stagione ho raccolto tante soddisfazioni e sono molto legato a quel campionato con la Salernitana. Ho centrato quattro promozioni in A nella mia carriera, ma quel campionato di C, nella serie C di quei tempi, ha un posto speciale nel mio cuore".

Il gol più bello segnato al Vestuti?

"Mi tengo il primo. Era il mio esordio, contro il Casarano. Al primo pallone che mi arrivò, stoppai e tirai da fuori area col sinistro, che non è proprio il mio piede, e feci gol all'incrocio. Ricordo ancora il boato del Vestuti".

All'Arechi ha giocato, ma, proprio come suo figlio, solo da avversario.

"Sì, è vero. Venni a giocare con l'Udinese e, prima della partita, alcuni tifosi mi fecero compiere il giro di campo mentre tutto lo stadio mi applaudiva. Fu davvero una grande emozione per me. Salerno è una città che vive di calcio e sono orgoglioso di aver indossato in carriera la maglia della Salernitana, sebbene solo per nove mesi".