DE LUCA: "Napoli una goduria. In bocca al lupo alla Salernitana". Nessuna condanna per le feste in piazza

Nel corso del consueto soliloquio del venerdì, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sull'emergenza Coronavirus. Molto attesa la risposta rispetto ai gravissimi di Napoli, laddove in migliaia si sono ritrovati per strada tra rapine, furti e scippi senza mascherina e senza alcun rispetto delle regole. Tuttavia, come prevedibile, non è stato usato lo stesso tono con cui fu condannata una signora della provincia di Salerno poche settimane fa: "Anzitutto possiamo parlare di una goduria indimenticabile. La Juventus mi è sembrata imbarazzante e non so come potrà affrontare la Champions in quelle condizioni. Il catenaccio è una goduria sportiva incredibile. Stai chiuso in difesa per 90 minuti e al novantunesimo infili il pallone nella porta avversaria. Basta avere una difesa forte e due giovanotti che corrono. Avete visto Mertens-Insigne contro l'Inter? Uno spettacolo! Noi campani e orgogliosi del nostro Sud viviamo anche di queste soddisfazioni, non siamo come uomini politici che non sapevano godersi la bellezza della compagna e perdevano tempo di notte ad inviare tweet. I festeggiamenti? Mi risulta che qualche anno fa, a Torino, ci sono stati morti e feriti.

A Milano avrebbero fatto esattamente la stessa cosa. Ci sono problemi seri in Italia, laddove i contagi sono ancora numerosi, ma fanno le pagine sugli assembramenti dei tifosi del Napoli. Non c'è altro da aggiungere". In pratica De Luca non ha avuto nulla da ridire su quelle scene di ordinaria follia e ha detto che "sarebbe successo ovunque". Noi ricordiamo, a Salerno, un centenario con il triplo delle persone ma senza nessuna pagina di cronaca nera consegnata ai giornali. Nessun accenno, invece, ai 101 anni della Salernitana. Solo una frase fugace: "Auguri al Benevento, che sta facendo un grandissimo campionato, e anche alla Salernitana e alla Juve Stabia che speriamo diano soddisfazioni sportive". Null'altro da aggiungere.