SERIE B: ben 20 cambi in panchina, resiste quella granata. Solo Perrone...

In un’annata da record tra esoneri e dimissioni, la Salernitana non partecipa al Festival della panchina bollente. Se la stagione 2019-2020 continua a regalare ribaltoni per tre-quarti delle squadre di serie B, la società di Lotito e Mezzaroma scopre una continuità che non le era mai appartenuta se non ai tempi del Salerno Calcio tra i professionisti. Il campionato cadetto in ordine cronologico ha riservato l’ultimo avvicendamento a Perugia tra Serse Cosmi e Massimo Oddo, mossa disperata di patron Santopadre, che aveva richiamato proprio il tecnico diventato grande nella gestione targata Luciano Gaucci per provare a rialzare le ambizioni degli umbri. Si tratta del 20esimo cambio alla guida tecnica nel campionato in corso, cifre che sono seconde solo ai 21 della stagione 2011-2012, tenendo anche conto del fatto che all’epoca le squadre partecipanti al secondo torneo calcistico nazionale erano 22, a differenza delle 20 di oggi. E chissà che le prossime tre giornate non possano regalare ulteriori ribaltoni, non sarebbe certo una novità, soprattutto considerando le gare da disputare nella post-season (celebre l’avvicendamento di due stagioni fa tra Breda e Nesta proprio a Perugia alla vigilia degli spareggi promozione, conquistati dall’ex capitano granata).

Dal canto suo, la Salernitana si gode il primo campionato di B della gestione Lotito-Mezzaroma senza ribaltoni in panchina, con Ventura che - salvo clamorosi dietrofront - si appresta a diventare il tecnico più longevo in cadetteria dell’ultimo lustro dell’ippocampo. Anche prima di conquistare la serie B, infatti, la formazione granata aveva sempre regalato sussulti ai tecnici scelti per iniziare la stagione, mai bravi e fortunati (o entrambi) per arrivare fino in fondo. Anche nella stagione 2014-2015, quella della promozione in cadetteria, Leonardo Menichini che disputò tutto il campionato arrivò comunque in seguito a un esonero, quello di Mario Somma, che pure aveva guidato la squadra nel turno di Coppa Italia in trasferta contro l’Alessandria, bagnando di fatto l’esordio da tecnico dell’ippocampo con una gara ufficiale che ha dato il via alla stagione. Anche negli anni precedenti, nonostante promozioni, trofei e record, gli avvicendamenti non sono mancati, specie nell’anno 2013-2014, il primo di Prima Divisione, quando Carlo Perrone decise di alzare bandiera bianca alla vigilia della partenza per il ritiro estivo, rilevando poi lui stesso Stefano Sanderra, e finendo per venire sostituito a sua volta da Angelo Gregucci. L’unico torneo “immacolato”, risale invece ai tempi del Salerno Calcio, con il fido Perrone che riuscì a resistere alla società che si sarebbe poi rivelata “mangia allenatori” centrando la promozione tra i professionisti nonostante alcuni scricchiolii più o meno leggeri avvertiti intorno alla sua panchina. Dopodomani, invece, la Salernitana affronterà proprio l’Empoli, una delle squadre che ha cambiato di più, rimpiazzando Cristian Bucchi, uno dei primi tecnici esonerati in campionato (12esima giornata), con Roberto Muzzi anche lui “tagliato” per far posto a Pasquale Marino, che tra l’altro le ultime voci di mercato mettono al centro di una trattativa per la panchina della Spal, fresca di retrocessione matematica in serie B.