SALERNITANA: buona la prima per Tutino e Djuric
Mercato aperto, porte spalancate, lavori in corso: ne consegue che il debutto granata abbia evidenziato luci e ombre anche dalla metà campo in su. «Non c'è Dziczek e dobbiamo intervenire», aveva spiegato Castori. Schiavone non ha sfigurato ma ha altre caratteristiche. Le mezzali sono adattate. Nel frattempo sono arrivate buone risposte dagli attaccanti. Djuric era lo stoccatore, pane e acqua della Salernitana, e continua ad esserlo. Vale un'azione per tutte: è stata sontuosa la sponda di testa con la quale, nel secondo tempo, il gigante bosniaco ha messo Tutino nelle condizioni di battere a rete. Intesa, profondità per il compagno: è quello che vuole Castori. L'allenatore ha chiesto Tutino (nella foto), lo ha atteso e lo ha schierato: tutto e subito, perché la squadra deve non solo marciare ma anche ricucire attraverso i risultati lo strappo con l'ambiente.
In una gara che all'83' aveva perso, all'84' ha pareggiato, ma che poi poteva vincere in ribaltamento e ha rischiato di compromettere di nuovo, balzano agli occhi corsa e slancio dei granata. La squadra non è arrivata al traguardo con il fiatone ed è buon segno. "Peccato per il gol mancato nel finale, a causa di una deviazione". Ieri i tifosi hanno dialogato, elogiato, punzecchiato ma anche assolto Tutino. L'assist lo ha fornito proprio l'attaccante, che ha pubblicato una bella foto di esultanza, mentre abbraccia Casasola al quale - si narra - nello spogliatoio era stato pronosticato il gol all'esordio. Tutino non c'è riuscito ma ha stimoli, doti tecniche (lo stop con il tacco a seguire non è un gesto comune a tutti) e almanacco dalla propria parte. Corsi e ricorsi storici, l'ultimo gol risale al 4 agosto: nei preliminari playoff, giocati con la maglia dell'Empoli, non bastò un suo gol allo stadio Bentegodi di Verona per eliminare il Chievo dalla corsa promozione. Adesso vuole «vendicarsi»: il Chievo sarà il prossimo avversario dei granata.