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Salernitana, cosa resta della vittoria di Venezia?TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
giovedì 28 ottobre 2021, 22:30News
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, cosa resta della vittoria di Venezia?

Al di la dei tre punti, la gara in laguna lascia tanti buoni spunti al tecnico granata Stefano Colantuono, dai quali ripartire già dalla gara contro il Napoli

Tre punti che pesano come un macigno e che potrebbero rappresentare forse la svolta nel cammino della Salernitana. Senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, la gara contro il Venezia, oltre a smuovere la classifica, ha portato tanti buoni spunti sui quali il tecnico romano dovrà ragionare e soprattutto dai quali dovrà necessariamente ripartire, ma anche tante aspetti su cui riflettere. Partiamo dalle belle notizie: la prima non può che essere Franck Ribery. Il campione francese ha vinto praticamente da solo la gara, prendendo per mano i compagni e trascinandoli alla vittoria. FR7 ha stravolto tutti i meccanismi di Paolo Zanetti, prima e dopo l'espulsione di Ampadu, mandando in crash qualsiasi sistema adottato in campo dai padroni di casa. Seconda notizia positiva è sicuramente Bonazzoli: non solo per il gol, ma per la sua capacità di leggere la partita e di saper farsi trovare pronto al momento giusto. Chiudiamo con la difesa: la coppia centrale, Strandberg e Gyomber, non ha praticamente mai sofferto nelle zona centrale, andando in difficoltà solo negli attacci dall'esterno, specie dall'out di destra di Colantuono. 

Purtroppo non sono mancate le note stonate in una giornata quasi perfetta. La prima, evidente, è la mancanza di alternative: le defezioni di Mamadou e Lassana Coulibaly, in aggiunta ai lungodegenti Capezzi e Ruggeri hanno evidenziato ancora una volta la pochezza della rosa a disposizione di mister Colantuono, che in panchina aveva praticamente gli uomini contati. Altra nota stonata è sicuramente il binario difensivo di destra. Kechrida ha dimostrato tutti i suoi limiti nella difesa a tre e in quella a quattro, evidenziando le sue scarse capacità difensive. Zortea non ha, in fase difensiva, ben figurato, andando sistematicamente in difficoltà su Aramu e Molinaro. La Salernitana non ha di fatto in rosa un terzino di ruolo e la soluzione palliativa di Gyomber terzino bloccato non convince il nuovo tecnico granata. Chiudiamo con il centrocampo: Di Tacchio non è Lassana Coulibaly, e la differenza si è vista. L'ormai ex capitano granata sta dimostrando di non essere un giocatore di massima serie, e le prestazioni insufficienti si susseguono ormai con una costanza consolidata. Cosi come Djuric, più in palla quando subentra dalla panchina che quando parte dall'inizio. Tanti buoni spunti, sui quali Colantuono dovrà preparare il delicato derby con il Napoli: la Salernitana può e deve fare risultato con i partenopei, anche perchè vorrebbe dire tanto per il morale dei calciatori in campo e della torcida granata.