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Salernitana-Udinese, l'analisi del matchTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
lunedì 23 maggio 2022, 12:30Esclusive TS
di Roberto Sarrocco
per Tuttosalernitana.com

Salernitana-Udinese, l'analisi del match

Chiudiamo con una sconfitta dal sapore "dolce-amaro", che chiude una stagione comunque molto positiva concisa con la salvezza dei granata. Partiamo con l'analisi delle statistiche: gara in equilibrio, almeno dal punto di vista dei dati con parità nel possesso palla, nei tiri totali e una leggera predominanza nei tiri totali della Salernitana, nelle linee di passaggio (421 a 367) e nei cross (23 a 8). Le statistiche indicherebbero dunque una leggera prevalenza dei granata, che di fatto però non c'è stata, al termine di una gara interamente nelle mani dell'Udinese, dal primo minuto all'ultimo. 

Veniamo alle formazioni. Cioffi cambia qualcosa rispetto alle previsioni della vigilia: tra i pali confermato Padelli al posto dell'infortunato Silvestri, operatosi di ernia inguinale lo scorso giovedì; in difesa con il rientrante Becao e Perez ci sarà Nuytinck e non Pablo Mari, mentre a centrocampo confermati i cinque titolarissimi con Pereyra, Makengo e Wallace al centro, Molina e Udogie, fresco di convocazione azzura sugli esterni. In avanti con Deulofeu, al centro di diverse voci di mercato, ci sarà Nestorovski e non Pussetto. Nicola risponde con una formazione estremamente offensiva, lanciando dal primo minuto Verdi a supporto di Bonazzoli e Djuric. In porta c'è Belec al posto dell'infortuanto Sepe, terzetto arretrato confermato con Radovanovic, Gyomber e Fazio. In mediana Bohinen recupera si posiziona al centro con Lassana Coulibaly, mentre sugli esterni agiranno Ruggeri, anch'egli fresco di convocazione azzurra, e Mazzocchi. In avanti Verdi a supporto di Djuric e Bonazzoli.

L'Udinese parte fortissimo e mette in crisi la Salernitana troppo sbilanciata in avanti: Bohinen è fuori posizione nel centrocampo a due con Coulibaly, e non riesce nell'attività di filtro e di schermo davanti alla difesa. Cosi sia Makengo che Pereyra avevano vita facile ad avanzare e andare in mezzo al campo, creando superiorità numerica con l'accentramento di Udogie sulla sinistra e Molina sulla destra. La posizione di Deulofeu, come all'andata, che partendo largo a sinistra si accentrava, ha creato scompensi alla difesa e soprattutto a Gyomber e Mazzocchi, presi spesso nel 3vs2. Le due catene esterne dell'Udinese sono state dunque la chiave di volta per aprire come una scatoletta di tonno la difesa granata, ripetiamo, poco coperta dall'attività di interdizione di Bohinen e Coulibaly. I gol subiti infatti nascono tutti allo stesso modo: palla persa in uscita dalla Salernitana, o in fase d'attacco o in fase di palleggio, ripartenza di Udogie o Pereyra, e accompagnamento di Deulofeu e Nestorovski. In fase offensiva è pesata non poco l'assenza di Ederson, l'unico in grado di portare palla ed andare in mezzo al campo per creare superiorità numerica e chiamare l'inserimento sia degli esterni che delle seconde punte. Coulibaly e Bohinen ci hanno provato, ma con scarsi risultati. Avulsa invece la posizione di Verdi come trequartista, spostato poi sulla sinistra dopo lo 0-2 di Nestorovski. 

Nel secondo tempo Nicola prova a cambiare qualcosa inserendo Kastanos e Mamadou Coulibaly, ma è troppo tardi ed il risultato è già compromesso. Poco male perchè comunque è arrivata la salvezza, ma si poteva e si doveva chiudere con una prestazione degna di un pubblico da Champion's League.