Salernitana, Nicola la certezza del progetto. Ottima questa prima fase di ritiro
Calcio d'agosto non ti conosco, recita un vecchio adagio. Figuriamoci se siamo ancora a metà luglio e il ritiro è iniziato da una manciata di giorni. A volte, però, qualche piccolo segnale si può cogliere anche nelle primissime amichevoli estive e la Salernitana vista nelle sgambature contro avversari talvolta anche di discreto livello ha destato un'ottima impressione. Vedere giovani di belle speranze o calciatori consapevoli di dover cambiare aria che interpretano nel modo giusto i dettami dell'allenatore e non tirano mai indietro la gamba, rimontando talvolta due volte lo svantaggio, certifica il ruolo di leader di Davide Nicola, acclamato dai tifosi e punto di riferimento fondamentale per il club. Al di là dei risultati positivi contro avversari che saranno protagonisti in Bundesliga, la Salernitana è piaciuta per intensità, proprietà di palleggio, pressing alto e posizionamento in fase di non possesso, con movimenti sincronizzati e quasi la sensazione che si lavorasse insieme da mesi. C'è qualche calciatore che merita menzione. Anzitutto Capezzi.
Il ragazzo, protagonista della promozione in A, potrebbe restare a Salerno e sarebbe una valida alternativa ai titolari essendo un elemento molto tecnico e generoso. Nicola lo conosce bene, era un titolare del Crotone dei miracoli. Ci sembrava giusto elogiare un giocatore che, senza clamori e a testa bassa, è al quarto anno in granata ed è sempre stato professionista serissimo. Così come Kristoffersen. Sia chiaro: i gol nel precampionato (anche belli, come quello di oggi) non cambiano destino e giudizi e il centravanti non è adatto alla serie A. Nemmeno in B, per ora, è riuscito ad imporsi. Ma chi si allena a mille, con umiltà e senza risparmiare una goccia di sudore non deve essere sempre preso come esempio negativo sui social.