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TMW - Salernitana, il colpo Botheim è quasi fatto: il punto sul centravanti norvegese
"È un obiettivo importante, ma è un calciatore seguito da club di un certo livello". Senza sbilanciarsi troppo, nella conferenza stampa di oggi Morgan De Sanctis, direttore sportivo della Salernitana, ha parlato così di Erik Botheim, confermando l'interesse dei granata nei confronti del centravanti norvegese classe 2000. Questione di prudenza: in realtà, secondo quanto appreso da TMW, il club campano è molto avanti nella trattativa per il giocatore, tanto che l'affare può considerarsi quasi fatto.
Tempi tecnici e non solo. Non a caso, sempre nella presentazione di oggi, De Sanctis ha anche detto che "c'è bisogno di tempi tecnici per il tesseramento". Autore di 22 reti in 46 presenze con la maglia dei gialloneri, Botheim è infatti in realtà da dicembre 2021 legato contrattualmente - fino al 30 giugno 2025 - alla formazione russa del Krasnodar, che lo aveva soffiato tra le altre a Roma e Lazio ed era pronto ad accoglierlo per la prossima stagione. Poi, i ben noti eventi legati alla guerra in Ucraina hanno cambiato il quadro: il 3 marzo scorso, il Krasnodar ha comunicato, su richiesta dei diretti interessati, la sospensione di Botheim, insieme ad altri sette giocatori stranieri, precisando però che i rispettivi contratti sarebbero rimasti validi.
Fiducia nel colpo, ma c'è da lavorare. Formalmente, quindi, Botheim è tuttora legato al Krasnodar, anche se a metà giugno la FIFA ha prorogato a tutta la stagione 2022/2023 la possibilità di sospendere i contratti dei calciatori stranieri legati a club russi e ucraini. Così, le soluzioni per formalizzare l'affare sono varie: un accordo solo col calciatore e solo per il prossimo campionato, aspettando di capire l'evoluzione della guerra. Oppure un trasferimento a titolo definitivo: nello specifico, è questa la formula su cui i granata puntano con maggiore convinzione, avendo già trovato l'intesa col giocatore su un futuro a lungo termine insieme. A ogni modo, la Salernitana nutre grande fiducia - come lasciato intendere da De Sanctis - sulla possibilità di accogliere un giocatore che in tempi recenti è stato cercato da diverse big europee (tuttora c'è il Galatasaray, che era convinto di riuscire a superare la concorrenza della Serie A), ma serve ancora qualcosa per togliere l'avverbio dal "quasi fatto".
Tempi tecnici e non solo. Non a caso, sempre nella presentazione di oggi, De Sanctis ha anche detto che "c'è bisogno di tempi tecnici per il tesseramento". Autore di 22 reti in 46 presenze con la maglia dei gialloneri, Botheim è infatti in realtà da dicembre 2021 legato contrattualmente - fino al 30 giugno 2025 - alla formazione russa del Krasnodar, che lo aveva soffiato tra le altre a Roma e Lazio ed era pronto ad accoglierlo per la prossima stagione. Poi, i ben noti eventi legati alla guerra in Ucraina hanno cambiato il quadro: il 3 marzo scorso, il Krasnodar ha comunicato, su richiesta dei diretti interessati, la sospensione di Botheim, insieme ad altri sette giocatori stranieri, precisando però che i rispettivi contratti sarebbero rimasti validi.
Fiducia nel colpo, ma c'è da lavorare. Formalmente, quindi, Botheim è tuttora legato al Krasnodar, anche se a metà giugno la FIFA ha prorogato a tutta la stagione 2022/2023 la possibilità di sospendere i contratti dei calciatori stranieri legati a club russi e ucraini. Così, le soluzioni per formalizzare l'affare sono varie: un accordo solo col calciatore e solo per il prossimo campionato, aspettando di capire l'evoluzione della guerra. Oppure un trasferimento a titolo definitivo: nello specifico, è questa la formula su cui i granata puntano con maggiore convinzione, avendo già trovato l'intesa col giocatore su un futuro a lungo termine insieme. A ogni modo, la Salernitana nutre grande fiducia - come lasciato intendere da De Sanctis - sulla possibilità di accogliere un giocatore che in tempi recenti è stato cercato da diverse big europee (tuttora c'è il Galatasaray, che era convinto di riuscire a superare la concorrenza della Serie A), ma serve ancora qualcosa per togliere l'avverbio dal "quasi fatto".
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