Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / salernitana / Qatar 2022
L'esagerazione di Eto'o e la verità sul calcio africano. Sottovalutato ma in crescita verticaleTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 19 novembre 2022, 15:00Qatar 2022
di Marco Conterio

L'esagerazione di Eto'o e la verità sul calcio africano. Sottovalutato ma in crescita verticale

Samuel Eto'o esagera quando dice che "in finale in Qatar arriveranno due formazioni africane". Però è un calcio certamente diverso rispetto a quello delle immagini in bassa definizione dell'uomo in barriera dello Zambia che calcia via il pallone pronto per la punizione del Brasile. Oppure anche differenti dal futbol camerunese di Roger Milla e anche da quello dei grandi exploit, estemporanei, quali quello del Ghana ai quarti. Perché adesso gran parte dei calciatori della Nazionali africane militano nelle grandi leghe europee. Il percorso è ondivago, le Nazionali sono dei grandi puzzle che i commissari tecnici devono essere capaci di assemblare al meglio perché i ragazzi sono cresciuti spesso in campionati e strutture con filosofie profondamente differenti le une dalle altre.

Nelle grandi leghe
Prendiamo ad esempio il Ghana: di quello che consideriamo l'undici titolare, due giocano in Premier League e due in Ligue 1. A centrocampo, uno dalla Liga e uno dalla Premier. Sulla trequarti, una big in Portogallo, una in Olanda e una in Premier, davanti in Spagna. Il Marocco ha giocatori che militano al PSG, al Bayern Monaco, al West Ham, in Serie A, al Chelsea, al Marsiglia, al Siviglia e anche tra i pali è una Nazionale solida. Il Senegal deve convivere col grande problema relativo a Mané ma è altrettanto una rappresentativa con giocatori di altissimo spessore.


L'Africa dei talenti è cambiata
E' cambiato, il calcio africano, quando di fatto le Nazionali hanno giocatori che militano in Europa (o nei grandi campionati del Middle East). Purtroppo, l'Africa non ha le strutture per crescere squadre e progetti all'altezza di trattenere i giocatori e farli diventare top player di livello assoluto. Un esempio concreto è il Sudafrica: è forse la lega maggiormente avanzata del continente, eccezion fatta per quelle magrebine e per quella egiziana. Però non riesce a esprimere una Nazionale di spessore perché il talento è cresciuto spesso tra le mura domestiche e non è considerata più una terra per lo scouting da parte di molti campionati europei perché i prezzi sono già più elevati rispetto ai vari Zambia, Mali e via discorrendo. Intanto il primo, lento, passaggio verso il futuro c'è. Una generazione di campioni che, è il grande auspicio per il domani, possa portare la propria conoscenza in patria per sviluppare il calcio nella propria terra. Per far diventare delle leghe ora di basso spessore dei campionati veri. Formativi. All'altezza del valore del continente africano.