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E. Mantovani: “Con Vialli saremmo in cassaforte. Qualche difficoltà c'è, ma se arrivasse il fondo merito anche di Ferrero”TUTTO mercato WEB
martedì 26 marzo 2019, 22:24Primo Piano
di Serena Timossi
per Sampdorianews.net

E. Mantovani: “Con Vialli saremmo in cassaforte. Qualche difficoltà c'è, ma se arrivasse il fondo merito anche di Ferrero”

Enrico Mantovani, ospite negli studi di Primocanale durante la trasmissione “Gradinata Sud”, ha commentato la trattativa per la possibile cessione della Sampdoria al un fondo che porterebbe Gianluca Vialli a incrociare il proprio cammino con i colori blucerchiati, questa volta nelle vesti di Presidente:

“Sotto l'aspetto dei risultati sportivi la Sampdoria di Ferrero è una realtà più che dignitosa. E' altrettanto vero che quando si presenta un nome come quello di Luca Vialli abbinato ad un investitore la cosa si fa interessante, il tifoso può sognare anche di più.

Il mio tweet a proposito di una svolta? Mi sono informato anche tramite persone che conoscono la persona in questione, tutto può essere finalizzato. Se sono qui vuol dire che non so niente direttamente dalle parti, però ci possono essere delle conoscenze in comune e mi era stato detto che c'era stata una svolta in ottica positiva – riporta Sampdorianews.net -. Mi è stata confermata, ma si è prospettata la possibilità di tempi più lunghi di quello che mi aspettavo al momento del tweet.

Io ho difeso quasi sempre Ferrero, risultati alla mano ha fatto bene; ma sentire il Presidente della mia squadra dire di essere romanista è aberrante. Non ha detto di essere romano, ma romanista. Io pretendo che sia sampdoriano. Ritengo che fosse il suo modo per dire arrivederci, altrimenti non avrebbe senso”.

Il suo parere sui fondi e su Vialli nell'eventuale inedito ruolo di Presidente: “Il fatto che vi sia un fondo non chiarisce molto su quelli che possono essere gli obiettivi. Parrebbe che l'operazione venga fatta in prima persona da Dinan, uno dei soci di questo fondo. Se così fosse, visto che lui è un appassionato di sport, sarebbe una cosa positiva. Sempre che la cosa vada avanti perché qualche difficoltà c'è.

Vialli ha carisma, conosce perfettamente il mondo del calcio, conosce Genova e i sampdoriani, è intelligente e competente. Dovrà essere in grado di avere un ottimo rapporto con la proprietà, ma con lui saremmo in cassaforte. La proprietà sceglierà una persona di propria fiducia di riferimento, bisogna riconoscere i meriti di Ferrero nella gestione: ottimi dirigenti, ottimi calciatori e se dovesse arrivare un fondo il merito sarà anche stato di Ferrero”.

Le piacerebbe avere un ruolo nella società Sampdoria, in caso di cambio di proprietà? “Mi farebbe molto piacere che Luca mi chiedesse di far parte del Consiglio d'Amministrazione, da sampdoriano. Non ho fatto domande in merito a Luca, solo una piccolissima battuta. Non ho voluto entrare nel merito della questione”.

La Sampdoria ha visto diminuire i suoi abbonati negli ultimi anni. La cosa la preoccupa? “Non mi preoccupa, penso che si vada a cicli e basterebbe poco per riaccendere un po' di entusiasmo”.

Enrico Mantovani è tornato con i ricordi ai suoi anni di Presidenza: “Sono stato male, ho soff rto moltissimo, ma non mi sono mai vergognato. Sono stato orgoglioso di essere il Presidente della Sampdoria, avrei voluto esserlo in Serie A. Montella si fece male, abbiamo sbagliato alcune cose, in altre siamo stati sfortunati, ma raccogliere il testimone dal più grande Presidente è stata un'esperienza che ho vissuto con orgoglio e onore. E' stato bello, la Coppa era quella di papà. Non c'era più, ma era sua”.

Si può alzare l'asticella? “Con una dirigenza competente sono convinto di sì. Non che quella di ora non lo sia, ma con investimenti e la possibilità di tenere i giocatori più di una singola stagione la Sampdoria potrebbe ambire a occupare le primissime posizioni, il che non vuol dire lottare per lo Scudetto, ma magari per un piazzamento Champions. Sarò sempre grato a Garrone per avermi fatto sentire la musica della Champions”.

Sulla necessità di un restyling del Ferraris: "Per quanto a Marassi sia bello vedere una partita, i vuoti che vediamo derivano dal fatto che nel 2019 il tifoso abbia bisogno anche di qualcos'altro".