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Il Genoa pensa troppo alla Sampdoria e poco all'Inter: il 3-0 di San Siro è addirittura stretto
Alla lettura delle formazioni ufficiali di Inter-Genoa, qualcuno avrà strabuzzato gli occhi leggendo l'undici rossoblù. Criscito, Zajc, Pandev, Destro, Masiello, Badelj e Zappacosta: tutti in panchina. A parlar col senno di poi, viene dunque troppo facile sostenere che Ballardini abbia pensato troppo al derby in infrasettimanale contro la Sampdoria, e troppo poco all'impegno in casa dell'Inter. Certo, quella di San Siro era una partita già di per sé estremamente complessa ma, sprovvisto dei suoi leader o punti di riferimento, il Grifone si è consegnato tra le mani del Biscione, risultando assai poco pericoloso nell'arco dell'intero match. Anche i cambi hanno seguito una logica futuribile, e sicuramente Ballardini, da responsabile della crescita tecnica del suo gruppo, avrà optato per concentrare le armi verso un impegno più importante (per la città) e pure più abbordabile. D'altronde ha anche fornito le sue motivazioni. Ma al triplice fischio, dopo il 3-0 di San Siro, non è sacrilego dire che il punteggio avrebbe potuto (dovuto?) essere più severo, come testimoniato dai tanti interventi e dall'ottimo voto in pagella del portiere Perin, unico a risaltare davvero in un pomeriggio troppo grigio per essere vero, nel quale la mente era troppo proiettata in avanti e non si è curata degli ostacoli più immediati.
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