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Dalla Serie B al gol mondiale. Germania, Italia, Marocco: brilla Sabiri, che può lasciare la Samp
In quel melting pot, che è un mondiale, all'improvviso arriva Abdelhamid Sabiri. Che scrive un pezzo di storia: sua personale, ma anche di Qatar 2022 e persino della nazionale di calcio del Marocco. Complice la topica di Courtois, la punizione che ha sbloccato la gara poi vinta con il Belgio è infatti la prima a segno di questa rassegna iridata. Per i Leoni d'Atlante, inoltre, è la prima rete su punizione diretta in assoluto ai mondiali, alla sesta partecipazione. A segnarla, un ragazzo che poteva anche non giocare per la selezione guidata da Regragui. E che in Italia conosciamo benissimo.
Tedesco di Marocco. O marocchino di Germania. Classe '96, nato a Goulmina, oasi agricola in mezzo al deserto, Sabiri si è trasferito a Francoforte sul Meno a 3 anni. In Germania è cresciuto, anche calcisticamente: i primi passi a Darmstadt, poi Norimberga, i due anni in prestito all'Huddersfield in Premier League e infine l'esordio in Bundesliga col Paderborn. La scelta del Marocco è molto recente: fino al 2019, il fantasista ha infatti rappresentato le nazionali giovanili tedesche, conquistando cinque apparizioni con l'Under 21. Poi, storia di settembre 2022, la chiamata della terra d'origine e la risposta positiva. Nel frattempo, appunto l'Italia.
Dalla Serie B al Mondiale. Il Qatar, Sabiri se l'è conquistato in Italia. Portato nel Bel Paese dall'Ascoli nel 2020, con i marchigiani ha disputato una stagione e mezza in Serie B. Poi, la chiamata della Sampdoria, fortemente voluto dal ds Daniele Faggiano, capace di scovarlo nel campionato cadetto. Tre gol in undici presenze nella seconda parte di campionato 2021/2022, praticamente l'unica luce nella complicata annata blucerchiata, tanto da diventare pezzo pregiato sul mercato. Più complicato l'inizio di questa annata, nelle difficoltà che sta attraverso tutta la Samp: una sola rete e alcune prestazioni sottotono, adesso Sabiri è un'occasione per gennaio. Ci pensa la Fiorentina, in prima fila rispetto alla concorrenza: il gol mondiale può accendere altri riflettori. E magari rappresentare un nuovo aiuto per la Samp: investimento fruttuoso prima in campo, poi sul mercato.
Tedesco di Marocco. O marocchino di Germania. Classe '96, nato a Goulmina, oasi agricola in mezzo al deserto, Sabiri si è trasferito a Francoforte sul Meno a 3 anni. In Germania è cresciuto, anche calcisticamente: i primi passi a Darmstadt, poi Norimberga, i due anni in prestito all'Huddersfield in Premier League e infine l'esordio in Bundesliga col Paderborn. La scelta del Marocco è molto recente: fino al 2019, il fantasista ha infatti rappresentato le nazionali giovanili tedesche, conquistando cinque apparizioni con l'Under 21. Poi, storia di settembre 2022, la chiamata della terra d'origine e la risposta positiva. Nel frattempo, appunto l'Italia.
Dalla Serie B al Mondiale. Il Qatar, Sabiri se l'è conquistato in Italia. Portato nel Bel Paese dall'Ascoli nel 2020, con i marchigiani ha disputato una stagione e mezza in Serie B. Poi, la chiamata della Sampdoria, fortemente voluto dal ds Daniele Faggiano, capace di scovarlo nel campionato cadetto. Tre gol in undici presenze nella seconda parte di campionato 2021/2022, praticamente l'unica luce nella complicata annata blucerchiata, tanto da diventare pezzo pregiato sul mercato. Più complicato l'inizio di questa annata, nelle difficoltà che sta attraverso tutta la Samp: una sola rete e alcune prestazioni sottotono, adesso Sabiri è un'occasione per gennaio. Ci pensa la Fiorentina, in prima fila rispetto alla concorrenza: il gol mondiale può accendere altri riflettori. E magari rappresentare un nuovo aiuto per la Samp: investimento fruttuoso prima in campo, poi sul mercato.
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