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…con Roberto Goretti
Cosenza a caccia dell’impresa salvezza. Dall’1% di possibilità di salvezza dato da alcuni addetti ai lavori in estate ai playout da giocare contro il Vicenza. “Siamo soddisfatti ma c’è il nostro ultimo grande avversario che ci separa dall’obiettivo. Il Vicenza”, dice a Tuttomercatoweb il ds dei calabresi, Roberto Goretti.
Direttore, avete centrato il traguardo playout all’ultimo…
“È stato un percorso sofferto, faticoso. Avevamo tante incognite, un sistema interno da costruire a zero. Con grande resilienza siamo riusciti a costruirci questa opportunità. Siamo diventati una squadra. E ora ci giochiamo la partita più importante”.
Come ha vissuto la partita contro il Cittadella? Il gol che non arrivava…
“Sono state tutte partite di sofferenza. Il margine di errore era ridotto all’osso. Avevo tensione ma anche le certezze che siamo una squadra”.
In Serie A la Salernitana aveva il 7% di possibilità di salvarsi e insegue l’impresa. Voi avevate l’1%, e adesso?
“L’1% ce lo dava la stampa. Abbiamo vissuto tutto con grande speranza. Ho visto la folgorante esperienza di Sabatini a Salerno, è un punto di riferimento. Ma noi pensiamo alla nostra cavalcata”.
Che avversario è il Vicenza?
“Hanno forze importanti in campo e fuori”.
Quando ha capito che il Cosenza poteva giocarsela?
“Negli ultimi due mesi. Vedendo il risultato del lavoro che stava facendo Bisoli. Il nostro obiettivo era quello di arrivare ai playout, una piccola soddisfazione. Ma conta il grande obiettivo, cercheremo di raggiungerlo grazie anche ai nostri tifosi che ci sono sempre accanto e sono fondamentali”.
Se il Cosenza si salva, Goretti che fa?
“Nessuna promessa. Sono e siamo tutti concentrati per questa obiettivo. Cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni possibili per affrontare queste ultime due partite. Dobbiamo dare il massimo, spero che lo facciano anche gli arbitri: quando ci si gioca il destino è importante che non ci siano errori”.
Giovani della B: su chi punta?
“Ce ne sono stati tanti. La Cremonese ne aveva tantissimi. Penso a Okoli e Fagioli. Mi è piaciuto molto Lucca, così come Gatti e Ranocchia”.
Direttore, avete centrato il traguardo playout all’ultimo…
“È stato un percorso sofferto, faticoso. Avevamo tante incognite, un sistema interno da costruire a zero. Con grande resilienza siamo riusciti a costruirci questa opportunità. Siamo diventati una squadra. E ora ci giochiamo la partita più importante”.
Come ha vissuto la partita contro il Cittadella? Il gol che non arrivava…
“Sono state tutte partite di sofferenza. Il margine di errore era ridotto all’osso. Avevo tensione ma anche le certezze che siamo una squadra”.
In Serie A la Salernitana aveva il 7% di possibilità di salvarsi e insegue l’impresa. Voi avevate l’1%, e adesso?
“L’1% ce lo dava la stampa. Abbiamo vissuto tutto con grande speranza. Ho visto la folgorante esperienza di Sabatini a Salerno, è un punto di riferimento. Ma noi pensiamo alla nostra cavalcata”.
Che avversario è il Vicenza?
“Hanno forze importanti in campo e fuori”.
Quando ha capito che il Cosenza poteva giocarsela?
“Negli ultimi due mesi. Vedendo il risultato del lavoro che stava facendo Bisoli. Il nostro obiettivo era quello di arrivare ai playout, una piccola soddisfazione. Ma conta il grande obiettivo, cercheremo di raggiungerlo grazie anche ai nostri tifosi che ci sono sempre accanto e sono fondamentali”.
Se il Cosenza si salva, Goretti che fa?
“Nessuna promessa. Sono e siamo tutti concentrati per questa obiettivo. Cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni possibili per affrontare queste ultime due partite. Dobbiamo dare il massimo, spero che lo facciano anche gli arbitri: quando ci si gioca il destino è importante che non ci siano errori”.
Giovani della B: su chi punta?
“Ce ne sono stati tanti. La Cremonese ne aveva tantissimi. Penso a Okoli e Fagioli. Mi è piaciuto molto Lucca, così come Gatti e Ranocchia”.
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