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Scanner: "Media pro, in pericolo non è solo il calcio in TV"

Scanner: "Media pro, in pericolo non è solo il calcio in TV"TUTTO mercato WEB
© foto di (RMC Sport Network) -
giovedì 10 maggio 2018, 17:492018
di Giulio Dini

Scanner: oltre il calcio giocato, oltre il calcio parlato, oltre la semplice apparenza, con l'avvocato Giulio Dini e Lorenzo Marucci si è parlato in questa puntata dell’importanza dei diritti televisivi, vista la vicenda Media Pro.

“Il calcio oggi è al "bando", diciamo così perché il tribunale ha annullato il bando di Media Pro. E' vero che siamo sempre concentrati sull’evento sportivo in sè, ma bisogna capire che qualche notizia può determinare il nostro rapporto con il nostro evento sportivo. Quello che vediamo alla televisione potremmo molto presto non essere in grado di vederlo più. Media Pro è la società spagnola che si è aggiudicata i diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018/2021, per una cifra assai importante di 1 miliardo e 45 milioni di euro a cui vanno aggiunti 350 milioni di euro che deriveranno dalla vendita dei diritti esteri. E al netto della mutualità dei paracaduti delle commissioni ad Infront che ha lavorato, forse male, diciamolo senza offendere nessuno, come intermediario prenderà sui 50 milioni; il calcio di Serie A si troverebbe da spartire 1 miliardo e 200 milioni, che deve essere garantito da un’adeguata fideiussione, che il titolare dell’aggiudicazione, quindi in questo caso la Media Pro, deve rilasciare. Il problema è che l’idea di Media Pro era quella di aggiudicarsi e poi rivendere questi diritti, forse fungendo come è stato in passato, nuovamente da intermediario, cercando di lucrare sugli eventuali pacchetti che sarebbero stati formati, certi che non avrebbe trovato un’opposizione legale da parte degli altri soggetti coinvolti. Poi però c’è stato un ricorso da parte di Sky, perché secondo loro e secondo anche il tribunale che si è pronunciato, Media Pro aveva in mente di fare qualcos’altro. Ha formato dei pacchetti di 270 minuti nei quali si offriva non solo l’evento sportivo ma anche gli spazi pubblicitari e addirittura la telecronaca. Immaginati tu Sky che compra da un altro soggetto un pacchetto di una partita dove viene offerta addirittura la telecronaca… Questo era un escamotage, perché nel bando si prevedeva che qualora non fosse stato gradito questo sistema, il soggetto partecipante al bando aveva la possibilità di rilanciare e quindi spendere di più. Si offriva un pacchetto che costringeva i partecipanti a rilanciare, ma in realtà così facendo la Media Pro ha violato quelli che sono i regolamenti stabiliti dall’Antitrust, perché così facendo, offrendo cioè un prodotto finito, si è comportata da editore e questo non è possibile. Se Media Pro fa ricorso, cominciate a pensare di dover andare allo stadio, perché se ciò avverrà i tempi non consentiranno la copertura televisiva inizialmente, siamo a rischio… C’è un bando, un provvedimento del tribunale non è che si può revocare l’assegnazione a Media Pro, qui la soluzione con l’intermediazione della Lega e del Coni, deve passare attraverso i protagonisti commerciali Il problema non riguarda solo i clienti gli spettatori televisivi, ma in primo luogo le piccole società”.

A RMC Sport il dg del Crotone Raffaele Vrenna è intervenuto sull'argomento. "Sembra una questione infinita però spero si risolva il prima possibile, con gli altri club ci dobbiamo incontrare il 22 maggio: c'è da valutare se la sospensione del bando è totale o parziale…Dobbiamo garantire ai tifosi di vedere il campionato tutti gli anni. Si lavorerà su questo: una soluzione comunque si troverà. Certo, si faceva un discorso per migliorare il calcio italiano e si spera in un futuro più roseo oltre a garantire lo spettacolo già dalla prima giornata". RMC SPORT - Vrenna: "Diritti tv questione infinita. Dovremo fare ancor di più"

“Mi è sembrato preoccupato Vrenna. Il calcio richiede ai club di avere tre voci di ricavo: diritti televisivi, biglietti e merchandising. Non credo che realtà come quella di Crotone, senza nulla togliere a nessuno, e tante altre possano reggersi solo con le ultime due voci senza i diritti. Il bacino di utenza non permette da solo di sostenere quelli che sono i costi di un campionato di Serie A. E’ per questi club che i diritti televisivi sono vitali, senza non possono sostenere i costi per andare avanti. E’ in pericolo non solo il calcio in tv ma il calcio stesso per certe realtà. Ancora non abbiamo un consiglio di Lega effettivo, devono ancora essere nominati gli altri due membri indipendenti. Io mi auguro che da questo nuovo consiglio di lega e relativo statuto ne esca, un’impostazione che permetta di fissare in maniera chiara e sicura per tutti, quali sono poi i presupposti di vendita sui diritti televisivi, perché non si può stare a discutere mesi e mesi tutte le volte, per poi nominare un intermediario per poi trovare un aggiudicatario che fa un altro bando a sua volta che poi viene bloccato dal tribunale…sembra una barzelletta”.