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Aldridge, Simonsson, Odegaard e quando la Real Sociedad ha perso parte della sua identità

Aldridge, Simonsson, Odegaard e quando la Real Sociedad ha perso parte della sua identitàTUTTO mercato WEB
© foto di Alterphotos/Image Sport
giovedì 29 ottobre 2020, 15:30Serie A
di Marco Conterio

Gli almanacchi raccontano che il primo straniero a vestire la maglia della Real Sociedad fu lo svedese Agne Simonsson negli anni sessanta ma è da John Aldridge in poi che la storia è cambiata. Che la San Sebastian calcistica ha deciso di allontanarsi dal totalismo identitario dei Paesi Baschi. Di essere diversa da Bilbao. L'estate dell'89 fu quella che ruppe le fondamenta e del credo del progetto. Loren, riferimento dell'attacco che gli aficionados donostarren credevano potesse essere il perno del futuro, andò all'Athletic Club per i 300 milioni di pesetas della clausola e con lui anche Lutxo Iturrino a scadenza. Appese al chiodo le scarpette di Luis Aconada e di Jesus Maria Zamora, si ritirò pure Santi Bakero. Così la Real Sociedad, che pure aveva visto partire Martin Begiristain e Kiko Zuniga, si trovò impreparata. Perché fino ad allora attingeva solo ai giovani del proprio vivaio e agli altri giocatori dei paesi baschi ma l'acquisto di José Maria Lumbreras dal Saragozza e Juan Antonio Mentxaka dal Bizkaia non potevano essere abbastanza.

Trent'anni dopo, la rivoluzione Così il consiglio d'amministrazione, non senza qualche tumulto interno, deciso di riaprire agli stranieri. E l'ultimo, lo svedese, era arrivato nel 1962, quindi ventisette anni dopo la Real Sociedad riaprì le frontiere. Anche perché i talenti nella regione non erano pochi ma il portafogli a Bilbao era più ampio. Sicché Alkiza e il suo cda decisero di aprire agli stranieri e di prenderne uno solo a stagione. La scelta cadde sull'attaccante John Aldridge, che tuttora figura tra le leggende del club. 75 partite e 40 gol, la società decise di prendere anche altri due inglesi come Dalian Atkinson e Kevin Richardson.

L'identità non è del tutto perduta La rosa, oggi, che sfiderà il Napoli, ha comunque gran parte dei giocatori del territorio, anche se gli stranieri non mancano. E in posizioni chiave. Il centravanti è un brasiliano, Willian José. Il trequartista è un belga, Adnan Januzaj. Un'altra punta arriva dalla Svezia, Alexander Isak, e poi i francesi Modibo Sagnan e Maxime Le Normand. E nella scorsa stagione c'è stato un piccolo grande talento norvegese, rientrato a Madrid, che ha infiammato San Sebastian ovvero Martin Odegaard. Un altro dalla Scandinavia, come negli anni sessanta.

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