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Cagliari, battere il Milan di Ibra per tornare grande

Cagliari, battere il Milan di Ibra per tornare grandeTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 11 gennaio 2020, 09:00Serie A
di Francesco Aresu

Invertire la rotta, ritrovando convinzione nei propri mezzi, gol e risultati. È quel che chiede Rolando Maran al suo Cagliari, che questo pomeriggio alla Sardegna Arena ospita un Milan ringalluzzito dal ritorno di Zlatan Ibrahimovic, alla ricerca di punti e gioco per risalire la china di una stagione iniziata con la rivoluzione Giampaolo in panchina, presto giubilato a favore di un più pragmatico Pioli. Che, però, al momento non ha ancora dato dimostrazione del proprio gioco, con i rossoneri che ristagnano in dodicesima posizione in classifica. Tutti elementi su cui dovrebbe puntare il Cagliari che, quest’anno, può permettersi il lusso di guardare una big della Serie A come il Milan dall’alto in basso. Ma i rossoblù, che a prescindere dal risultato di oggi gireranno la boa al sesto posto, sanno che devono riprendere la marcia verso l’Europa, magari approfittando di qualche risultato benevolo in arrivo dagli altri campi. Per farlo Maran ributta nella mischia Pisacane, la cui assenza a Torino si è fatta sentire, soprattutto dal punto di vista della grinta e dell’esperienza. Il giovane Walukiewicz non ha fatto male, per quanto il debutto in Serie A arrivato con la Juventus non sulla carta non fosse dei più semplici, ma il rientro del centrale napoletano conferisce maggior tranquillità al tecnico trentino. Che, a destra, dovrà fare a meno sia di Cacciatore che di Mattiello: con la partenza di Pinna in direzione Empoli, l’unico esterno a disposizione di Maran resta Faragò, chiamato a tornare sui livelli di qualche mese fa, dopo il leggero periodo di appannamento vissuto di recente.

IBRA PERICOLO NUMERO UNO – Inutile girarci intorno: lo spauracchio principale di questo Milan è e resta Ibrahimovic che, nonostante l’età e una condizione atletica forse ancora lontana dal suo massimo, è l’uomo più talentoso su cui può contare Pioli. Ancor di più visto il momento attraversato da Suso e Piatek, centrali nel Milan di Gattuso un anno fa e sempre meno decisivi in quello attuale, tanto da ventilare una possibile partenza verso altri lidi per entrambi. Eppure, nonostante tutto, i rossoneri sono una squadra ricca di talento individuale in ogni reparto, anche se il difficile compito di farlo esplodere davvero spetta a Pioli, finora però sprovvisto di bacchetta magica. Il Cagliari per batterlo dovrà riproporre il suo calcio fatto di intensità e cinismo, nella speranza di ritrovare gli automatismi difensivi in grado di ridare serenità ed entusiasmo a Nainggolan e compagni, oltre al pubblico che stasera affollerà (come di consueto) la Sardegna Arena. Che, dopo tre sconfitte filate, si aspetta una vittoria per chiudere al meglio il girone d'andata e ripartire di slancio in vista del ritorno.

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