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Chiudono i primi mercati dell'Est. Tutti gli affari in Croazia e Serbia

Chiudono i primi mercati dell'Est. Tutti gli affari in Croazia e SerbiaTUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
venerdì 16 febbraio 2018, 07:452018
di Dimitri Conti

Se ancora in molti paesi dell'Est Europa le trattative sono aperte, si vedano Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, ieri alle 23:59, è suonato il gong di fine calciomercato in Croazia. Appena quattro giorni prima anche in Serbia, dove la stagione però deve ancora riprendere dopo la pausa invernale. Nello scorso fine settimana è invece ricominciata la 1.HNL, massimo campionato croato, ma ciò non ha impedito, e questo in Italia è noto tema di dibattimento, al mercato di continuare a tracciare il suo percorso. Ripercorriamo dunque, nella nostra rubrica particolarmente attenta ai campionati slavi, le trattative di maggior interesse per quanto concerne Croazia e Serbia.

CROAZIA - Ne avevamo parlato (trovate il link in fondo al pezzo): i campioni uscenti del Rijeka erano attesi a una sessione massacrante, e così è stato. La lista delle uscite fa paura: in primis il centravanti Gavranovic, ai rivali della Dinamo Zagabria, attualmente primi per distacco che si sono visti rinforzati anche dall'arrivo di Hajrovic dal Werder e del centrale Douglas dal Lille anche se ha dovuto rinunciare agli esperti Antolic (capitano) e Sigali, ma anche Misic allo Sporting e le partenze di pilastri come gli ex italiani Vesovic e Elez o - anche qui - il capitano, Males. Di contro tanti acquisti, ma nomi poco noti se si eccettua un'altra conoscenza della Serie A come Bojinov, presentatosi con fare spavaldo e Colak, punta arrivata dall'Hoffenheim. L'Hajduk, storica seconda forza, ha messo a punto colpi mirati. Il gioiellino è senz'altro il rientrante Caktas, tornato dal Rubin Kazan. Però ha lasciato Erceg, volato a suon di petrodollari verso Dubai. Detto della ricostruzione dell'Istra 1961 (secondo link in coda) che ha visto Prce arrivare dalla Lazio, un altro giocatore si è accasato in patria dalla Serie A: il centrale Bubnjic dall'Udinese, prestato dai friulani all'Inter Zapresic. L'Osijek, infine, ha mandato tre giocatori in prestito al Santarcangelo, lungo il suo nuovo asse: Strkalj, Lesjak e Spoljaric sono volati in Romagna. Ceduto inoltre il centrale Lukic al Braga per 1 milione.

SERBIA - Qui invece, come capita puntualmente ogni anno, il discorso si restringe più o meno tutto intorno a due sole squadre: la Stella Rossa, attualmente prima, e il Partizan, che oggi sarebbe secondo. Sono stati questi ultimi, però, a vivere un calciomercato più movimentato, sotto la regia del ds Iliev, che in Italia è ricordato per i trascorsi in A nel Messina. I crno-beli (bianconeri in serbo, ndr) hanno mostrato ancora una volta un certo feeling con l'Italia. In primis con la solita Fiorentina, con la quale è stata perfezionata la cessione dell'attaccante Vlahovic per giugno, ma anche la SPAL: ai ferraresi è approdato il mediano Everton Luiz. Se desta curiosità l'avventura giapponese allo Shonan Bellmare dell'ex Toro Stevanovic, sono due gli acquisti di peso da segnalare: il mediano Zdjelar, che arriva dall'Olympiacos, e il centrocampista offensivo Ivanovic dello Spartak Subotica, tra i migliori giocatori in questa prima parte di SuperLiga grazie ai suoi 11 gol. Più modesti i movimenti della Stella Rossa: la partenza di Kanga, trequartista sì tecnico ma anche molto innamorato del pallone, allo Sparta Praga è stata rimpiazzata da Ben El Fardou, attaccante dell'Olympiacos. L'altro rinforzo degno di nota, il terzino mancino Hajdin, arrivato dallo Spartak Subotica, è il protagonista di una storia davvero toccante, di fuggitivo da Glina, città bombardata e saccheggiata durante le guerre jugoslave. Dalla sofferenza al tetto di Serbia: che sia di motivazione a tutti. Infine c'è anche il Chievo a pescare in Serbia: presi l baby Tanasijevic e Micin da Rad e Cukaricki.