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Ciccio Caputo come Dario Hubner. Quando la Serie A scopre tardi i suoi bomber di provincia

Ciccio Caputo come Dario Hubner. Quando la Serie A scopre tardi i suoi bomber di provinciaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 16 luglio 2020, 11:36Serie A
di Raimondo De Magistris

Ciccio Caputo ha segnato il suo primo gol in Serie A quasi dieci anni fa, il 28 novembre 2010 contro il Cesena. Aveva 23 anni, vestiva la maglia del Bari, e per anni quella rete è rimasta l'unica realizzata nel massimo campionato italiano dal centravanti di Altamura.
Doveva essere il gol del definitivo salto di qualità, è stato l'inizio di un paio di stagioni complicate: una al Siena, un'altra al Bari. Dove per la verità è iniziata presto la sua risalita. Perché Caputo da quando ha 25 anni - fatta eccezione per la stagione 2013/14 completamente saltata a causa della squalifica per la vicenda calcioscommesse (fu poi assolto del 2016) - è regolarmente andato in doppia cifra. Però, prima del salto in Serie A, gli sono servite cinque stagioni in Serie B da protagonista.

"Qui siamo sempre alla ricerca dei nomi, delle folgorazioni. Bisogna essere sempre umili, modesti e bisogna pedalare. Senza fare proclami. Prendere il Sassuolo, con un giocatore di 33 anni come Caputo sta facendo la differenza". Sono parole pronunciate in settimana da De Laurentiis, che punzecchiato su Osimhen ha evidenziato la storia di un bomber di provincia come ce ne sono tanti. Che magari fanno tardi il salto di qualità nel calcio che conta, o in alcuni casi non lo fanno affatto. Questione di determinazione, molto più spesso di fortuna.
In questo senso, la storia di Caputo ricorda molto quella di Dario Hubner. In Serie A per la prima volta a 30 anni, concluse la stagione 97/98 con sedici gol. Poi negli anni successivi fece anche meglio, e nel 2002 riuscì addirittura a vincere il titolo di capocannoniere a Piacenza a pari merito con David Trezeguet. Un sogno diventato realtà al tramonto della carriera, un po' quello che spera Caputo. Perché non è mai troppo tardi, e loro ne sono la dimostrazione.

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