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De Zerbi: "E' tornato il Sassuolo. Vincendo andremmo a -2 dal Milan, dobbiamo essere orgogliosi"

De Zerbi: "E' tornato il Sassuolo. Vincendo andremmo a -2 dal Milan, dobbiamo essere orgogliosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 19 dicembre 2020, 15:15Serie A
di Antonio Parrotto

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di SassuoloChannel, dicendo la sua sulla sfida di domani contro il Milan, gara della 13ª giornata di Serie A. Ecco le parole del tecnico alla vigilia del match con i rossoneri.

Che gara è stata a Firenze?
"E' un punto importante, che vale un punto ma un punto che è fatto contro una squadra che sta attraversando un momento particolare ma con giocatori di grande qualità. E' un punto importante ottenuto con la nostra identità, è tornato il Sassuolo che abbiamo conosciuto in questi anni, ci sono tante cose importanti che dovevamo ritrovare e ora si tratta di dare continuità contro la squadra che è in testa con merito dall'inizio del campionato".

Che squadra è il Milan?
"Ha un'identità precisa perché rispettono le stesse partite sempre, in Coppa e in campionato, con le squadre forte e deboli, per noi sarà come giocare come Inter o Juve, forse anche un po' più difficile perché hanno l'entusiasmo della squadra che non si ferma, che sta in testa. Per noi è importante perché dopo 3 anni di lavoro ci giochiamo una partita contro la prima e vincendola ci porterebbe a 2 punti dalla prima e questo deve essere motivo d'orgoglio e vuol dire che qualcosa abbiamo fatto, vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto". 

Ibrahimovic?
"E' un campione a 40 anni e lo ha dimostrato, forse uno dei pochissimi che abbiamo in Italia, è meglio che non ci sia sicuramente. Ma il Milan ha altri giocatori forti, dal portiere fino all'attacco. Sono la seconda o terza miglior difesa, secondo miglior attacco: hanno tutto, però non è che vogliamo entrare per passarci la domenica pomeriggio, vogliamo cercare di vincere giocando come a Firenze e per mantenere anche noi questa striscia positiva perché nel 2020 abbiamo perso poche volte, abbiamo fatto tanti punti, stiamo crescendo, stiamo rimettendo tutti i giocatori al centro dell'idea, del progetto, perché sono tutti protagonisti, anche domani giocheranno tanti che non hanno giocato a Firenze e anche noi arriviamo con entusiasmo alla gara di domani".

L'attenzione sarà un elemento decisivo per domani?
"Sì, è un elemento decisivo. L'altro elemento decisivo è il pallone. Se lo teniamo e sappiamo cosa fare e lo facciamo con attenzione, qualità, con convinzione, con il gusto di giocare, abbiamo possibilità di fare bene, poi però dobbiamo mettere attenzione e qualità, coraggio, quando il pallone ce l'hanno gli altri".

Gli avversari rispettano tanto questo Sassuolo.
"Già nel post lockdown l'avversario ha iniziato ad avere un atteggiamento diverso con noi. Dobbiamo essere contenti e dobbiamo capire che è un problema in più per noi, più l'avversario ti rispetta e più ci sono difficoltà, non vuol dire che sono partite impossibili ma varia la modalità del nostro gioco, intendo pazienza, ancora più precisione in quello che si fa, saper leggere i momenti della gara cosa che probabilmente a Firenze non abbiamo fatto bene perché abbiamo subito l'1-1 quando non dovevamo, perché stava andando tutto liscio e in quel momento o addormenti la partita o cerchi il secondo gol, non stai in una via di mezzo e noi abbiamo dato loro la possibilità di riaprire la gara".

Infortunati?
"Schiappacasse si è fermato per un affaticamento, Ricci sta fuori. Gli altri stanno bene. Non faccio la formazione in previsione di Genova, non solo perché giochiamo con la prima della classe, perché è una cosa che avevo già iniziato con il Benevento. Faccio la formazione prendendo in considerazione la possibile gara che potrà venire fuori e in base alle caratteristiche dei giocatori. In tanti dei nostri ancora non possono fare 3 gare in 7 giorni, pochissimi elementi oggi hanno quel privilegio di poter giocare tutte e tre le gare al 100% e secondo questo pensiero penso di alternare, facendo meno danni possibili".

Locatelli?
"E' molto importante per tante cose: per la qualità e per la personalità, per il giocatore che è diventato. E' arrivato ad essere così, non era così quando è venuto a Sassuolo. Per portare più giocatori a diventare come Locatelli bisogna accettare l'assenza, cercare di sopperire con qualcuno che ancora non è così forte dal punto di vista mentale, dando fiducia. L'assenza di Locatelli la recepiamo con dispiacere ma anche con la voglia che qualcuno si prenda la responsabilità e quell'onere che ha Magnanelli, che Locatelli si è guadagnato".

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