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Ds Sampdoria: "La nostra filosofia non cambierà. Mercato creativo, spero si punti sugli italiani"

Ds Sampdoria: "La nostra filosofia non cambierà. Mercato creativo, spero si punti sugli italiani"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 10 maggio 2020, 14:34Serie A
di Alessandra Stefanelli

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24, il direttore sportivo della Sampdoria Carlo Osti ha commentato alcuni dei temi caldi del momento: “Se cambierà la filosofia della Samp sul mercato? La filosofia della Sampdoria non cambierà, abbiamo sempre cercato di comprare bene su mercati abbordabili, anche giovani, e poi rivendere. Sicuramente ora diventerà fondamentali la capacità di adattamento. Io penso che bisognerà lavorare di fantasia per colmare queste lacune e carenze che inevitabilmente arriveranno. Saranno importanti le risorse interne come il settore giovanile, che penso in futuro potrà avere una grossa rilevanza maggiore rispetto al passato”.

Sulla scadenza al 30 giugno: “Rappresenta un problema per tutti, chiaro che alcuni club hanno giocatori in prestito, altri meno. È una data da valutare attentamente. Io spero che questo gruppo così come ha iniziato la stagione la possa anche concludere, è un gruppo sano, soprattutto con Ranieri ha dato dimostrazione di grandi doti morali”.

Sui cali dei cartellini dei giocatori: “Per l’idea che mi sono fatto io questo ridimensionamento riguarderà tutti, i giocatori medi ma anche i top. I grandi club avranno sicuramente minori ricavi, quindi riguarderà tutti. Finché non ci sarà una vera ripresa penso che sia difficile capire come inciderà questa pandemia sul mercato. Penso inciderà in modo notevole, alcuni calciatori perderanno anche più del 30% del loro valore”.

Sulla durata del mercato: “Fino a qualche mese fa abbiamo sempre discusso per accorciare la durata del mercato, mi pare assurdo che adesso si possa fare un mercato lungo, non penso sia una questione di tempi, ma di ricavi, di risorse che il calcio deve trovare per rinascere e ripartire”.

L’emergenza cambierà la filosofia del club? “Noi abbiamo sempre cercato di fare mercato pescando nei mercati all’estero, più accessibili, ma siamo sempre riusciti a creare una famiglia, uno zoccolo duro. Siamo riusciti a creare un senso di appartenenza che è fondamentale per i club di provincia. Abbiamo tanti giocatori che sono con noi da anni”.

Su Piton del Corinthians: “È uno dei tanti giocatori che stiamo seguendo con la nostra rete di osservatori”.

Sul prossimo derby: “Spero che sia pieno di colori e di trasporto come è sempre stato, il derby di Genova deve essere questo, un catino pulsante di emozioni”.

Su Cassano:
“Sono domande da fare a Ferrero, è lui che sceglie gli uomini con cui lavorare. Io l’ho avuto come calciatore, è stato un grandissimo, se dovesse cominciare a fare il direttore sportivo gli auguro di ottenere gli stessi successi avuti da calciatore”.

Ancora sul mercato: “Io spero che questo momento di grande negatività possa riportare i club a pescare di più sul mercato italiano che per certi aspetti è stato abbandonato. Ci sarà anche un livellamento di prezzi, spero che questo possa servire”.

Il mercato si può fare in smartworking? “Secondo me no, guardarsi negli occhi è molto importante”.

Sulle seconde squadre: “È prematuro parlarne con tutti club, noi abbiamo un rapporto con la VIS Pesaro che ci ha dato delle soddisfazioni, ora bisogna capire cosa succederà in Lega Pro e tra i dilettanti. Io penso che un campionato di Serie C possa essere formativo per la crescita tecnica o fisica dei calciatori”.

Ranieri sarà confermato? “Ha un contratto in essere, siamo contenti di avere un rapporto con lui perché ha capito in breve tempo la situazione, si è adattato e sta facendo un ottimo lavoro che mi auguro possa proseguire anche il prossimo anno partendo dall’inizio”.

Un aggettivo per il prossimo calciomercato: “Creativo”.

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