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Calori: "Calcio italiano in crisi? La soluzione possono essere le seconde squadre"

ESCLUSIVA TMW - Calori: "Calcio italiano in crisi? La soluzione possono essere le seconde squadre"TUTTO mercato WEB
venerdì 3 giugno 2022, 21:10Serie A
di Luca Bargellini
fonte Lorenzo Marucci

Dopo 39 anni dal suo arrivo a Udine, Zico torna in Friuli. Per accogliere l'ex campione brasiliano l'Udinese ha organizzato una partita fra le vecchie glorie del club. Fra queste è presente anche Alessandro Calori, ex difensore e capitano bianconero. Ecco le sue parole a TuttoMercatoWeb.com: "È sempre un piacere tornare a Udine anche se da calciatore non avrei mai pensato di essere uno che sarebbe tornato a rinverdire i ricordi del passato. Per Zico però è stato un onore. Per me, da ragazzino, era un campione di quelli che esaltavano le persone. Lui come Baggio ha quel qualcosa in più".

Andrea Sottil nuovo tecnico dell'Udinese. Che scelta le sembra?
"Una nuova scelta su giovani allenatori dopo Gotti e Cioffi. Ha in mano un potenziale di squadra di buon livello. Se ci sarà qualche cessione invece la situazione potrebbe cambiare qualcosa".

Chi la intriga fra i giocatori dei friulani?
"Udogie. Può giocare da terzino o esterno. Molina poi non lo scopro certo io. Deulofeu, invece, ha la qualità per fare la differenza. Se trova continuità potrebbe fare un salto di qualità".

Come si spiega la crisi del calcio italiano con la Nazionale ancora fuori dal Mondiale?
"Prima di tutto sono d'accordo con Baggio quando dice che è assurdo che non venga dato di diritto alla Nazione campione d'Europa un posto al Mondiale. È una follia. Dopo tre anni d'imbattibilità e un Europeo vinto sembra tutto da buttare. Questi però siamo noi italiani: un popolo che si esalta e si distrugge in un attimo. È anche vero che non ci stiamo preparando al ricambio generazionale. Una cosa che succede anche nei settori giovanili. Se cresci dei ragazzi e poi non giocano fra i Professionisti rischi anche di perderli. Se tutte le squadre di Serie A facessero la seconda squadra con solo calciatori italiani, daresti modo di far crescere ai giovani e di entrare poi subito in prima squadra".

Ma i giovani di valore in Italia ci sono ancora?
"Ci sono, ma li facciamo diventare bravi troppo presto. Specie quando dopo un solo anno di Serie A inizia ad avere valutazioni da trenta milioni. Per avere quel tipo di valore devi affermarti e confermarti".

Qual è stato il livello della Serie A appena terminata?
"Il livello delle prime 5/6 squadre hanno giocato per vincere fino alla fine, a differenza degli altri anni dove chi vinceva si staccava presto. Questo deve far riflettere, anche prendendo in esame la stagione fatta da Abraham: al Chelsea lo scorso anno giocava pochissimo e oggi alla Roma viene esaltato e considerato un grande calciatore. Questo ci fa capire il livello e ci deve far riflettere".

© Riproduzione riservata
(Interviste video) © video di Lorenzo Marucci
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