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Dino Zoff: "Col caldo d'estate ho vinto i Mondiali. No ad algoritmo e 5 cambi"

ESCLUSIVA TMW - Dino Zoff: "Col caldo d'estate ho vinto i Mondiali. No ad algoritmo e 5 cambi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 12 giugno 2020, 08:00Serie A
di Marco Conterio

"Il caldo? Abbiamo giocato i Mondiali in Spagna, nel 1982, alle cinque del pomeriggio". La voce soffiata, intensa, il passato e l'esperienza di una vita coi guantoni e il mondo dipinto d'azzurro. Dino Zoff racconta per Tuttomercatoweb.com il suo punto di vista sul calcio italiano che riparte. Oggi, dopo una lunga attesa, dovuta allo stop per la pandemia, con Juventus-Milan di Coppa italia. "E' una buona cosa, le cose vanno bene dal punto di vista sanitario. E' giusto provare a riniziare".
E non è stato facile, anche per le discussioni interne al pallone.
"In qualche modo bisognava provare a finirlo, al netto di algoritmi, sperando non si arrivi a questo. Spero che il campionato vada avanti regolarmente".
Gli algoritmi: cosa ben distante dal suo calcio.
"Non dal mio calcio. Dallo sport in generale. Se iniziamo a parlare di calcio virtuale, è un paradosso. E' una complicazione pericolosa".
Come si riparte, di testa e gambe?
"Con entusiasmo, senza dubbio. Sulle gambe inizialmente non penso ci siano problemi. Certo, queste gare in tanto tempo, qualche problema potrebbero darlo, però allenatori e preparatori hanno conoscenza sufficiente per ovviare a questi problemi".


Si giocherà anche col caldo torrido d'agosto.
"Sì, ma è un problema relativo. I Mondiali si fanno nei mesi caldi, in Spagna nell'82 giocavano alle 17. Siamo diventati Campioni con quelle partite. E' un'anomalia di questo campionato ma siccome tutti sono alla stessa stregua, va accettato".
I cinque cambi la convincono?
"No. Almeno sul campo, dovremmo riprendere con le regole con cui si è iniziato. Al di là delle finestre dei cambi con cui si ripartirà, non sono d'accordo".
E la Juventus, riparte da favorita?
"Le cose non si sa come inizieranno ma la potenzialità delle squadre resta quella. Ecco, qualcuna potrà riniziare meglio o peggio ma la potenzialità è quella".
La Lazio magari è stata beffata, visto che dicon le malelingue che abbia lasciato perdere l'Europa per...
"Macché lasciar perdere e lasciar perdere. Non ci credo, non si lasciano stare per far meglio in un'altra competizione. Ho l'esperienza sufficiente per dire che non si lascia da una parte per andare dall'altra".
E' da Scudetto?
"Beh... E' lì, è a un punto. Se la deve giocare".

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