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esclusiva

Garics: "Bologna, Poli e Skorupski non sorprendono"

ESCLUSIVA TMW - Garics: "Bologna, Poli e Skorupski non sorprendono"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 13 novembre 2018, 21:302018
di Marco Frattino

Al termine della dodicesima giornata di Serie A, è tempo di tirare le somme sulla media voto delle squadre impegnate nel massimo campionato. In casa Bologna il podio è formato da Federico Santander, Lukasz Skorupski e Andrea Poli. Intercettato dal microfono di Tuttomercatoweb.com, l'ex esterno felsineo György Garics ha così commentato la situazione in casa emiliana: "Io vivo a Bologna, respiro ormai l'aria della piazza seppur da semplice tifoso. Da quando sono arrivato, non sono più andato via. Vienna, Napoli e Bologna sono le città che mi hanno lasciato qualcosa. Dopo la vittoria contro la Roma, a fine settembre, sembrava che la stagione fosse già in discesa. Poi le difficoltà e alcune sconfitte hanno cambiato lo scenario, ma ciò non accade solo a Bologna ma in tutto il mondo del calcio. Poli e Skorupski per me non rappresentano delle sorprese, poiché hanno già maturato esperienze importanti in A e in Emilia hanno la chance di confermarsi. Poli ha raggiunto la Champions con la Sampdoria, poi ha giocato con le maglie di Inter, Milan e Nazionale. Quando si parla di lui si dice sempre che è un calciatore mai esploso del tutto, per me è un discorso ingeneroso. Se ha raggiunto quelle maglie è perché ha qualità, non ci sono altre motivazioni. Skorupski s'è fatto conoscere a Empoli, ha fatto parte della Roma e quindi è un ottimo portiere".

Al comando di questa graduatoria c'è il Ropero. "E' la sorpresa, nel senso che c'è ovviamente un po' di scetticismo quando un calciatore arriva da un altro campionato. E' accaduto lo stesso con me, quando arrivai in Italia dall'Austria, quindi so di cosa stiamo parlando. E' un attaccante di buon livello, lo sta dimostrando con le sue prestazioni e i gol realizzati finora".

Intanto la classifica del Bologna non è proprio positiva, la zona retrocessione è dietro appena un punto. "Nessuno può stare tranquillo, tutte le squadre sono lì. Non c'è il fuoriclasse, quando c'ero io c'erano i vari Di Vaio, Gilardino o Ramirez. Ora si fa fatica, ma lo dico da esterno. E' un percorso difficile, quello del Bologna. La seconda metà della graduatoria è molto equilibrata, eccezion fatta del Chievo che sta faticando più del previsto. Servirà tanta pazienza e tanto lavoro. Servirà serenità anche da parte del pubblico, il Bologna ha lottato l'ultima volta per l'Europa poco meno di venti anni fa. Poi il miglior campionato fu quando giocavo anche io, nel primo anno di Pioli in panchina. Quindi bisogna lavorare, c'è da sottolineare anche il merito di Saputo. Il mondo del calcio è particolare, non si investe se non c'è la possibilità di guadagnare e comunque bisogna tenere i conti in ordine. Senza Saputo, chi avrebbe tenuto il Bologna in questa posizione?".

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