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Gasperini: "I miei 7 anni a Bergamo una anomalia. In Italia non mancano i giovani, ma i top"

Gasperini: "I miei 7 anni a Bergamo una anomalia. In Italia non mancano i giovani, ma i top"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 13 luglio 2022, 23:22Serie A
di Niccolò Pasta

Ospite di Sky, Gian Piero Gasperini ha parlato della sua avventura a Bergamo alla guida dell'Atalanta, iniziata ormai sette anni fa: “Quello che è successo all’Atalanta è stato qualcosa di straordinario. Una piccola squadra che faticava a stare nella parte sinistra della classifica e che poi è riuscita a fare risultati che l’hanno messa al pari delle big, con palcoscenici importanti in Europa, specie in Champions, e ci hanno conosciuto anche in America. È stato un percorso straordinario e difficilmente ripetibile, ma questa è la gratificazione importante. Questo è l’anno zero, forse anno uno, e speriamo di proseguire questa cavalcata”.

Sette anni alla guida dell’Atalanta, quasi un record.
“È una anomalia nel calcio. Non posso far altro che essere grato alla società, alla presidenza, a Bergamo e ai giocatori. Pro e contro? La stabilità sicuramente, il conoscerci particolarmente bene e avere fiducia reciproca nell’ambiente, con empatia e senso di appartenenza. La difficoltà è che sette anni sono tanti. Con la maggior parte del gruppo abbiamo fatto un lungo percorso insieme, sono subentrati affetti particolari e non sempre con la costruzione della squadra è facile portarli avanti all’infinito”.

La parentesi Atalanta dà grande valore.
“Per come l’abbiamo fatto, è quello che ha dato più valore e ci ha fatto conoscere ovunque. Il come è sempre importante, possono esserci risultati saltuari ma qui si sono protratti. L’apprezzamento per come abbiamo disputato certe partite con squadre così forti in Italia ed Europa è quello che ci ha reso più orgogliosi”.

Si aspettava l'addio di Koulibaly?
"Forse anche negli anni precedenti si era creata questa prospettiva. Quando se ne vanno i migliori non è un grandissimo segnale. Quando è arrivato Ronaldo sembrava ci fosse un'inversione di tendenza, con l'Italia che riportava i top, ma ora forse c'è un momento che fa riflettere sulla forza e la competitività del nostro campionato. Inghilterra, Germania e Spagna hanno valori e forze maggiori rispetto a noi. Ci sono più soldi e noi dobbiamo valorizzare il nostro campionato e la nazionale. Sono contento quando si scoprono giovani italiani, spesso non riusciamo a prendere nemmeno i giovani stranieri migliori".

Scalvini è tra questi?
"I giovani che Mancini ha buttato in campo con coraggio la loro parte la fanno sempre. Vengono fuori buoni risultati ma in questo momento ci mancano i top, non i giovani. Speriamo il prossimo anno sia una rinascita, ma starei molto attento al campionato italiano".

Come ha visto la squadra?
"Siamo un gruppo affiatato. Ci siamo presentati con un po' di garra in più, non essere in Europa pesa e dà fastidio a tanti. Abbiamo lavorato intensamente, sarò sempre grato a questo gruppo anche per questo".

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