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Hellas-Inter 1-2, le pagelle: Handanovic flop, Lautaro-Hakimi top. Magnani ferma Lukaku

Hellas-Inter 1-2, le pagelle: Handanovic flop, Lautaro-Hakimi top. Magnani ferma LukakuTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 24 dicembre 2020, 06:34Serie A
di Ivan Cardia

Hellas Verona-Inter 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)

HELLAS VERONA

Silvestri 6,5 - Risponde presente al primo squillo di Lautaro, può fare poco o nulla sul doppio affondo interista. Tra i migliori a dispetto dei due gol subiti.

Dawidowicz 6 - Il tempo di rimediare un cartellino giallo per fermare Lautaro e saluta la contesa. Tutto bene fin lì, si fa male nell’allungo col Toro. (Dal 31’ Lovato 5 - Entra a freddo ma inizialmente non patisce. Perde Lautaro che non perdona, poi esce infortunato anche lui. Dal 59’ Gunter 6- Meglio di chi sostituisce, con Lautaro ormai stanco).

Magnani 7 - Contro Lukaku servono centimetri e brutte maniere. Impiega entrambe le cose, fino allo stremo delle forze: pochi difensori hanno resistito così bene al belga in questa stagione.

Ceccherini 6,5 - Spalla adeguata del signore qui sopra, anche lui con la spia della riserva nel finale.

Faraoni 6,5 - Dal suo piede nasce il cross che Handanovic trasforma nel momentaneo pareggio.

Tameze 5,5 - Prezioso in entrambe le fasi di gioco, il Verona gravita attorno a lui. Ha sulla coscienza la marcatura sul 2-1: Skriniar è una montagna, ma poteva almeno provarci.

Veloso 6 - Parte molto bene, chiude in calo con qualche errore che da uno come lui non ci si aspetterebbe.

Dimarco 5 - È l’uomo pericoloso degli scaligeri nei primi 45 minuti. Poi Hakimi mette il turbo e lui non lo vede più.

Colley 5 - Ai margini della partita, ha anche buone idee ma sbaglia qualche appoggio di troppo. (Dal 54’ Lazovic 5,5- Più nel vivo della gara, anche se su quella corsia il secondo tempo è un Hakimi-show).

Zaccagni 6,5 - Il 2020 è anche l’anno che ci ha regalato questo ragazzo. Elegante come sempre, l’Hellas non può farne a meno ma anche lui ha bisogno di prendere fiato. Il suo tacco è la cosa più bella della serata dopo il gol di Lautaro. (Dal 54’ Ruegg 5,5 - Non proprio a suo agio nel ruolo, figuriamoci contro Bastoni).

Salcedo 5,5 - Costretto a fare il centravanti di fatica, non entra praticamente mai nell’area avversaria. Esce acciaccato: gara complicata. (Dal 46’ Ilic 7 - Entra da falso nove, lui che è praticamente un regista, segna un gol di rapina più per demeriti altrui ma con la cattiveria che serve a un attaccante vero).

Juric 6 - Si arrangia come può. Davanti ha gli uomini contati e l’attacco con cui chiude è pura inventiva. Tre cambi su cinque sono obbligati. Insomma, difficile buttargli la croce addosso per una sconfitta che ha persino rischiato di non essere tale.

INTER

Handanovic 4 - Bella la parata su Dimarco nel primo tempo, imperdonabile la topica nel secondo.

Skriniar 6,5 - Partecipa alla dormita collettiva che regala il pareggio al Verona. Si rifà subito, segnando la rete che vale una vittoria preziosissima. A costo d’essere banali, croce e delizia.

De Vrij 6,5 - Espone il cartello girare al largo. Titaneggia sui vari centravanti non di ruolo che lo affrontano, è altrove sul gol.

Bastoni 6 - Qualche affanno qui e lì, chiude in crescendo con l'eleganza che gli è propria.

Hakimi 7 - Nel primo tempo sta a guardare, nel secondo ingrana la quarta e gli avversari non lo prendono più. Quando svernicia gli avversari così è spettacolo puro.

Barella 6,5 - In chiaroscuro rispetto ad altre occasioni. Con questo modulo gli tocca fare il diavolo a quattro e qualcosa perde in termini di qualità.

Brozovic 6,5 - L’Inter non gioca benissimo, ma in maniera funzionale. Lui orchestra il tutto e mette dentro il cross che vale il 2-1.

Young 5 - Faraoni gli scappa e l’Hellas pareggia, anche ha colpe relative perché son quasi tutte del suo portiere. In generale, dei due esterni veri è quello che soffre.

Perisic 5 - Parte a destra nel quasi-tridente nerazzurro. Poi torna a sinistra, infine di nuovo a destra. Insomma, gioca cercando la propria posizione nello scacchiere di Conte. E non la trova. (Dal 71’ Vidal 6 - Vuole fare male, non ci riesce. Ma dà ai compagni la carica che serve).

Lautaro 7 - Più defilato e arretrato del solito, nel primo tempo l’unica vera occasione dell’Inter è sua. Sblocca la gara a inizio ripresa, tornando al gol (da attaccante vero quale è) un mese dopo l’ultima volta. (Dall’87’ Gagliardini s.v.).

Lukaku 6,5 - Le fatiche di Romelu. Magnani gli si francobolla addosso, i compagni giocano ogni singolo pallone su di lui. Novanta minuti spalle alla porta: quando la può puntare, è anche pericoloso. Chiude senza gol: si rifarà.

Conte 7 - Ha il coraggio di mettersi in discussione e gliene va dato atto, anche se il piano B funziona fino a un certo punto. L’Inter gli assomiglia e forse se ne deve fare una ragione: il calcio-champagne è altro, il suo è funzionale e micidiale. Letterina per Babbo Natale e per il 2021: ora deve puntare lo scudetto.

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